Discussione:
La seconda prova delle non esistenza storica di Gesù
(troppo vecchio per rispondere)
Franco Santin
2005-04-29 05:23:56 UTC
Permalink
Premessa:
In seguito alla mancata risposta da parte dei tre ministri della Chiesa,
don Enrico Righi, cardinale Biffi e il vescovo Carraro, alle mie ripetute
richieste (vedi "PROCESSO"su www.luigicascioli.it )con lettere aperte,
pubblicate anche da giornali a diffusione nazionale, di una testimonianza
confermante l'esistenza storica di Cristo, ho preso la decisione di essere
io a portare a loro le prove della sua non esistenza anche se, per
escluderlo dalla storia, sarebbe più che sufficiente il solo fatto
chenessun documento contemporaneo parla di lui.

Riassunto telegrafico della situazione politico-religiosa della Palestina
sotto l'occupazione romana:

Nel -63 Pompeo, istallatosi a Damasco dopo la conquista della Siria,
decise, prima di rientrare a Roma, di dare un ordine sociale e politico a
tutti i possedimenti dell'Asia compresa la Palestina che è era stata
annessa all'Impero in qualità di protettorato.In Palestina c'eraun
conflitto tra i due fratelli Aristobulo II e Ircano II che si contendevano
il trono di Gerusalemme quali appartenenti alla casta deglidella stirpe
degli Asmonei sedicente discendente della stirpe di David.Pompeo, eletto
arbitro della contesa, ritenendo Aristobulo II non affidabile per certe sue
amicizie pericolose per Roma, decise in favore di Ircano II. sostenitori di
Aristobulo II organizzarono una rivolta armata contro Ircano II. Pompeo
pose termine ai disordini entrando in Palestina con le sue legioni. I
partigiani di Aristobulo II furono sconfitti, Gerusalemme occupata, i
legionari entrarono nel Tempio con conseguente profanazione del Sancta
Sanctorum che generò in tutti gli ebrei un odio feroce contro i romani.
Pompeo, riconfermato Ircano II al trono di Gerusalemme, ma sotto la
sorveglianza di un controllore di sua fiducia nella persona di un certo
Antipatro, nella certezza di aver ristabilito in maniera definitiva l'
ordine, partì per Roma lasciando una sola legione a Gerusalemme. Alla morte
di Aristobulo II, i suoi successoririprendono la lotta armata contro Ircano
II. È in questa rivendicazione che appare la figura di un certo Ezechia
nella parte di capo del movimento armato contro Ircano II e i romani suoi
sostenitori. (vedi Fav. di Cristo pag. 87). Gabinio, proconsole di Siria
(55-57 a.C.) intervenne con le legioni e dopo duri scontri riuscì a
riportare l'ordine.

Giulio Cesare, succeduto a Pompeo, riconfermò Ircano II al trono di
Gerusalemme ma con sempre accantoAntipatro nella sua carica di controllore
(47 a.C.).Antipatro ha un figlio di nome Erode il quale, per realizzare l'
ambizione di prendere lui il posto degli Asmonei sul trono di Gerusalemme,
si schiera al fianco dei Romani nella lotta di repressione contro i
rivoltosi di Ezechia.Morto Ezechia in uno scontro armato contro una
pattuglia comandata dallo stesso Erode(44 a.C.),il suo posto di pretendente
al trono di Gerusalemme viene preso da suo figlio Giuda, detto il Galileo
nel significato che aveva questo appellativo di "rivoluzionario" perché era
in Galilea che si trovava la più importante organizzazione
rivoluzionaria.Ircano II, intanto, venne fatto prigioniero nella guerra che
la Palestina stava conducendo contro i Parti.Approfittando della cattura di
Aristobulo II, Erode s'istallò sul trono di Gerusalemme facendosi eleggere
dai Romani re della Palestina. (-40).

Rientrato Ircano II dalla prigionia, Erodefece uccidere lui e tuttii suoi
discendenti degli Asmonei che avrebbero potuto contestargli il regno,
compresa sua moglie ... e i due figli che aveva avuto da lei. (È da questi
eccidi che fu costruita quella strage degli innocenti riportata dai
vangeli, che in realtà non è mai esistita).Erode muore nel 4 a.C. lasciando
una successione complicata tra i suoi quattro figli.Alla morte di Erode,
Giuda il Galileo, figlio di Ezechia, quale Asmoneo pretendente al trono di
Gerusalemme, con un esercito formato da esseno-zeloti, attacca la legione
romana di stanza a Gerusalemme generando una vera e propria guerra che
termina dopo ben tre interventi da parte di Quintilio Varo, proconsole in
Siria. La repressione da parte dei romani è feroce; la crocifissione di
duemila rivoltosi genera un aumento di odio verso i Romani da parte degli
ebrei.

Cesare Augusto, subentrato a Giulio Cesare, per rendere più controllabile
la Palestina la divide in quattro tetrarchie affidandone ciascuna ad uno
dei quattro figli di Erode. La più importante, quella della Giudea con
capitale Gerusalemme, l'affida ad Archelao quale primogenito.Questa
conferma da parte di Roma a mantenere i discendenti di Erode al comando
della Palestina, genera nuove rivolte da parte dei rivoltosi guidati da
Giuda il Galileo. Cesare Augusto, stanco dei continui disordini causati da
tutte queste lotte di successione, decide di occupare militarmente la
Palestina passandola da protettorato, quale era, a provincia dell'Impero
Romano etoglie dal trono di Gerusalemme ogni pretendente di razza ebraica
per sostituirlo conun procuratore romano a cui accorda ogni autorità,
compresa quella di emettere condanne amorte (6 d.C.).

Come conseguenza del passaggio da protettorato a provincia, la Palestina
viene sottoposta ad un censimento a fini fiscali che genera un fermento
generale del quale ne approfitta Giuda il Galileo per organizzare un'
ulteriore rivoluzione contro i romani, rivoluzione alla quale partecipa
tutto il mondo ebraico di religione biblica in una maniera particolarmente
sentita perché oltre al sentimento di ribellione contro l'imposizione delle
tasse che sarebbe derivata dal censimento, esso vedeva nella sostituzione
di Archelao con un procuratore romano al trono di Gerusalemme quell'
avvenimento che avrebbe annunciato l'imminente avvento del Messia secondo
quanto aveva predetto il profeta Giacobbe: << Il tempo dell'attesa si
compirà quando lo scettro di Davide passerà nelle mani di uno
straniero>>.La partecipazione del popolo fu così massiccia e sentita da
trasformare la rivolta in una vera e propria guerra che durò oltre due anni
mettendo spesso in difficoltà le legioni romane venute dalla Siria.

Morto Giuda il Galileo in questa guerra, il suo posto nelle rivendicazioni
al trono di Gerusalemme fu preso dal primogenito Giovanni e dagli altri
suoi sei figli Simone, Giacomo il Maggiore, Giuda (non l'Iscariote),
Giacomo il Minore, Giuseppe e, l'ultimo, Menahem, che morirà nella guerra
giudaica del 66-70 dopo essere stato acclamato dagli esseno-zeloti, durante
l'assedio di Gerusalemme da parte delle legioni romane, re dei Giudei.
Fatta questa breve ricapitolazione per far comprendere quale importanza
ebbero i discendenti della casta degli Asmonei nelle rivoluzioni
messianiche, passiamo ora ad analizzare, attraverso una documentazione
storica, questa squadra di combattenti Jahvisti, formata dai figli di Giuda
il Galileo, per trarre da essa quelle che sono le prime due prove dellanon
esistenza storica di Gesù Cristo.

SECONDA PROVA
La seconda prova della non esistenza storica di Gesù ci sarà fornita,
netta ed inconfutabile, mettendo in diretto confronto la figura del Messia
dei Testi Sacri, detto il Nazareno, con il Messia della Storia, detto il
Nazireo, entrambi pretendenti al trono di Gerusalemme in qualità di "re dei
Giudei".

Messia dei Testi Sacri.

Il Messia dei TestiSacri, al quale la Chiesa ha dato il nome di Gesù, ci
viene presentato secondo i seguenti dati anagrafici:

a)Paternità:figlio primogenito di Giuseppe.

b) Luogo di nascita: Betlemme, anche se Marco e Giovanni non ne fanno
menzione nelle loro biografie cominciando il racconto della sua vita da
quando aveva trent'anni.

c)Residenza: Nazaret, perché la città natale di suo padre Giuseppe, secondo
il biografo Dottor Luca, perché ha dovuto rifuggircisi dal ritorno dall'
Egitto dove si era rifugiato per sfuggire alla strage degli innocenti
ordinata da Erode che voleva ucciderlo perché ritenuto suo concorrente al
trono di Gerusalemme.

d) Professione: Rabbi.

e)Ha due appellativi, quello di Galileo perché Nazaret si trovava nella
regione della Galilea, e quello di Nazareno che gli viene dalla città di
Nazaret, considerata sua patria per adozione da Matteo e per discendenza
atavica da Luca.

f)Inizia la sua missione di predicatore formando una squadra di dodici
discepoli, dei quali alcuni sono suoi fratelliche si chiamano Simone
Pietro, detto Cefa, figlio di Giona, Giacomo il Maggiore detto Boanerghe,
Giuda detto Teudas (Taddeo), Giacomo il Minore detto Zelota... degli altri
otto, essendo alquanto complicata la spiegazione dei nomi, ne parleremo in
una prossima lettera aperta.

Con questa squadra di discepoli, partendo dai confini della Siria
(Mt.4,23), dopo un periodo di prediche di durata imprecisata ( tre per i
biografi Matteo e Marco, due per il biografo Dottor Luca e uno soltanto per
il biografo Giovanni), percorre la Palestina predicando una morale del
tutto identica a quella esseno-zelota, giunge a Gerusalemme perché è in
questa città che, secondo i Testi Sacri, deve concludersi la sua missione
di evangelizzatore.

Prima di entravi, ne prevede la distruzione. (Mt.24,15).

g) Sotto le feste di Pasqua, dopo aver consumato una cena nella quale i
discepoli vi partecipano armati di spade, viene arrestato nel Getsemani e
crocefisso sotto l'accusa di aver commesso reati di natura religiosa e
politica; religiosa, per essersi dichiarato figlio di Dio, e politica, per
aver sostenuto di essere il re dei Giudei (reato gravissimo per i Romani),
di aver tentato di sollevare il popolo e di avere impedito di pagare i
tributi a Cesare ( Lc. 23 - 1,5).

Giovanni di Gamala secondo la documentazione storica.

a)Paternità: figlio primogenito di Giuda il Galileo.

b)Luogo di nascita: Gamala, sita nella regione della Golanite confinante
con la Siria.

c)Residenza:Gamala, città degli Asmonei.

d)Quale discendente della stirpe di David, viene ricercato da Erode perché
lo considera un suo rivale al trono di Gerusalemme.

e)Professione: Rabbi.

f) Ha due appellativi, quello di Galileo come suo padre Giuda, anche se di
origine Golanite, perché appartenente al movimento rivoluzionario che ha
sedein Galilea, e quello di Nazireo perché appartenente alla casta
politico-religiosa dei Nazir alla quale il movimento rivoluzionario
avevaaffidato la propria propaganda secondo i canoni della morale
esseno-zelota.

g)Inizia la sua missione di propagandista rivoluzionario costituendo una
banda di guerriglieri, autonominatasi "Boanerghes" (figli della vendetta),
della quale fanno parte i suoi sei fratelli, i cui nomi sono Simone
Barjiona, detto Cefa, Giacomo il Maggiore, detto Boanerghe, Giuda, detto
Teuda, Giacomo il Minore, detto Zelota, Giuseppe e Menahem. Con questa
banda di guerriglieri, partendo dalla sua regione Golanite, che si trova ai
confini della Siria, percorre la Palestina per concludere la sua missione
in Giudea con la conquista di Gerusalemme.

e) Sotto le feste di Pasqua (era in questa ricorrenza che i rivoluzionari
organizzavano le rivolte approfittando della confusione generata dal forte
afflusso di pellegrini) viene catturato nel Getsemani e quindi crocifisso
sotto l'accusa di promotore di una rivolta.

Confronto storico-geografico tra Nazaret e Gamala.

Come si vede dai due estratti sopra riportati, ci troviamo di fronte a due
personaggi che, tolto qualche dato, come la paternità e la città da cui
provengono, hanno tutto il resto in comune. Sono entrambi perseguitati da
Erode perché vede in essi dei probabili rivali al trono di Gerusalemme
quali discendenti della stirpe di Davide, sonotutti e dueRabbi, hanno lo
stesso appellativo di "Galileo",sono capi di due squadre composte da
seguaci tra cui ci sono loro fratelli che hanno lo stesso nome, e iniziano,
sia l'uno che l'altro, la loro missione dai confini della Siria per
concluderla sotto le feste di Pasqua a Gerusalemme, dove vengono catturati
nell'orto del Getsemani per essere crocefissi sotto l'accusa di rivoltosi.

Lasciando da parte le paternità che non possono essere discusse su un piano
storico perché quella di Giuseppe, attribuitaa Gesù dai Testi Sacri, non è
altro che il risultato di un'immaginaria elaborazione biblica, passiamo ad
esaminarel'altra differenza che possiamo affermare essere la sola che si
oppone a fare dei due personaggi la stessa persona, cioè quella riguardante
le due città che vengono indicate come loro patrie; la città di Nazaret che
viene attribuita a Gesù dai vangeli e la città di Gamella che viene
attribuita a Ezechia, nonno di Giovanni, da Giuseppe Flavio.

Nazaret.

Lasciando l'annosa discussione riguardo la sua esistenza al tempo di Gesù
che da alcuni è negata perché nessun documento ne parla prima del IX
secolo, mentre da altri viene riconosciuta sotto forma di un piccolo
raggruppamento di capanne dai tetti di paglia, procediamo nella
dimostrazione della seconda prova considerando Nazaret nella sua posizione
geografica leggermente collinaredistantecirca trentacinque chilometri dal
lago di Tiberiade.Analizzando i vangeli non si può non restare sorpresi dal
fatto che le descrizioni che essi fanno della patria di Gesù non hanno
nulla a che vedere con la realtà.
Leggiamo insieme: <<Terminate queste parabole, Gesù partì di là e venuto
nella sua patria insegnava nella Sinagoga. La gente del suo paese,
riconosciutolo, si mise a parlare di lui. Gesù, udito ciò che dicevano,
partì di là su una barca, ma visto che la gente restava sulla spiaggia
guarì i malati e moltiplicò i pani e i pesci. Congedata la folla, salì sul
monte e si mise a pregare. Dal monte vide che sotto, nel lago di Tiberiade,
la barca degli apostoli era messa in pericolo dalle onde generate dal vento
che si era improvvisamente levato>>. (Mt. 13,2).

Se la patria di Gesù è Nazaret, come viene affermato dalla Chiesa, e
Nazaret è una città situata su una zona leggermente collinare e lontana dal
lago di Tiberiade trentacinque chilometri, vorrei che almeno uno dei tre
(don Enrico Righi, il card. Biffi e il Vescovo Carraro), ai quali mi sono
rivolto perché mi dessero una prova, una soltanto, dell'esistenza storica
di Gesù,mi spiegasse come possa esserci una riva, delle barche eun monte
che si erge sul lago di Tiberiade. Una vera contraddizione che non può
trovare nessuna giustificazione, anche la più assurda, dal momento che la
troviamo ripetutamente confermata da tutti gli evangelisti come risulta dai
passi sotto riportati:

<<Gesù si recò a Nazaret dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo
solito, di Sabato nella sinagoga e si alzò a leggere... all'udire queste
cose tutti furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della
città e lo condussero al ciglio del monte sul quale la città era situata
per gettarlo giù dal precipizio, ma egli, passando in mezzo a loro se ne
andò>>. (Lc. 4- 14 e segg.).

<<Quel giorno Gesù uscì di casa e, sedutosi in riva al mare(lago di
Tiberiade), cominciò a raccogliersi intorno a lui tanta folla che dovette
salire su una barca>>. (Mt. 13- 1,2).

<<Sentendo ciò che diceva, una gran folla si recò da Gesù. Allora egli
pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa
della folla, perché non lo schiacciassero... salì poi sul monte,chiamò a sé
quelli che volle andassero da lui... Entrò in casa e si radunò intorno a
lui molta folla, al punto che non poteva neppure prendere cibo. Giunsero
sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori lo mandarono a chiamare. Dopo
aver spiegato chiaramente chi fossero realmente i suoi parenti, uscito di
casa, Gesù si mise a insegnare di nuovo lungo il mare >>...e come questi,
tanti sono ancora i passi dei quattro evangelisti che, riferendosi alla
città natale di Gesù, escludono nella maniera più evidente che Nazaret
possa essere la sua patria almeno che non si voglia, e tutto è possibile
alla fede, mettere barche in un paese che dista trentacinque chilometri dal
lago di Tiberiade e trasformare un pagliaio in una montagna.

Gamala.

Se la patria di Gesù non è Nazaret, quale è allora questa città a cui si
riferiscono i vangeli? La risposta ci viene da un passo della "Guerra
Giudaica" nel quale Giuseppe Flavio ci parla di Ezechia, padre di Giuda il
Galileo e nonno di Giovanni, pretendente al trono di Gerusalemme quale
appartenente alla casta degli Asmonei discendente della stirpe di Davide:

<<Ezechia era un Rabbi appartenente a famiglia altolocata della città di
Gamala che era situata sulla sponda golanite del lago di Tiberiade. Questa
città non si era sottomessa ai romani confidando nelle sue difese naturali.
Da una montagna si protende infatti uno sperone dirupato il quale nel mezzo
s'innalza in una gobba che dalla sommità declina con uguale pendio sia
davanti che di dietro, tanto da somigliare al profilo di un cammello
(gamlà); da questo trae il nome, anche se i paesani non rispettano l'esatta
pronuncia del nome chiamandola Gamala. Sui fianchi e di fronte termina in
burroni impraticabili mentre è un po' accessibile di dietro. Ma anche qui
gli abitanti, scavando una fossa trasversale, avevano sbarrato il
passaggio. Le case costruite sui pendii erano fittamente disposte l'una
sopra l'altra: sembrava che la città fosse appesa e sempre sul punto di
cadere dall'alto su se stessa. Affacciata a mezzogiorno, la sua sommità
meridionale, elevandosi a smisurata altezza, formava la rocca della città,
sotto di cui un dirupo privo di mura sprofondava in un profondissimo
burrone>>.(Guerra Giud. IV -4,8).

Basta rileggereuno solo dei passi evangeli citati per renderci conto che la
città di Gesù, corrispondendo esattamente alla descrizione di Giuseppe
Flavio, non è assolutamente Nazaret ma Gamala.

Ma come è potuto accadere che gli evangelisti siano caduti in una simile
incoerenza? La risposta è semplice: il capitolo riguardante la nascita di
Gesù, nel quale viene dichiarata Nazaret come patria di Gesù, fu aggiunto
in Matteo e in Marco quando i vangeli erano già stati scritti e pubblicati,
cioè nel IV secolo allorché i Padri della Chiesa decisero di dare a Gesù
una incarnazione attraverso una nascita terrena, incarnazione che fino ad
allora era stata sostenuto essere avvenuta all'età di trent'anni,nel
momento del battesimo ricevuto da Giovanni, per dichiarazione di Dio:
<<Questi è il mio figlio prediletto, che oggi ho generato>>.

Perché fu scelto proprio Nazaret, quel paese che al tempo di Gesùpoteva
essere tutt'alpiù rappresentato da un insignificante villaggio formato da
quattro capanna dai tetti di paglia e non una città di maggiore importanza
come Cafarnao, Sefforis o altre? Perché dovevano far sparire quell'
appellativo di Nazireo che, significando "attivista del movimento
rivoluzionario", avrebbe compromessola trasformazione di un combattente
Boanerges, figlio della vedetta, in un predicatore di pace e di perdono. E,
così, ancora una volta, come in tante altre trasformazioni fatte per
nascondere la natura originaria zelota dei discepoli (vedi "quananite", in
nativo di Cana, "Ecariot" in nativo di Keriot, "Galileo" nativo della
Galilea), ricorrendo all'espediente geografico, trasformarono "Nazireo" in
"Nazareno" quale oriundo della città di Nazaret. Trasformazione che,
secondo gli esegeti, spinge ad un sorriso di compassione nella sua
arrogantefalsità se si considera che gli abitanti di Nazaret non si
chiamano nazareni, ma"Nazaretani". Dunque, se la patria di Gesù non è
Nazaret ma Gamala, chi altri, in realtà, egli ha potuto essere se non quel
figlio di Giuda il Galileo che, quale primogenito di sette fratelli, morì
crocifisso per restaurare il regno di David di cui lui, quale asmoneo, ne
pretendeva il trono?

Queste sono le prime due prove che invio come risposta al silenzio della
Chiesa alla mia richiesta di una prova sull'esistenza storica di Gesù,
detto il Cristo, per la quale, se mi fosse fornita, sono pronto a ritirare
subitola querela contro la Chiesa, nella persona di don Enrico Righi, per
abuso di credulità popolare e sostituzione di persona.

Ho detto le prime due perché altre ne seguiranno.

Luigi Cascioli.

P.S. Risponderò ad eventuali obiezioni soltanto se mi verranno da una delle
tre persone sopra nominate o da chi, prendendo il loro posto, si assuma
tutta la responsabilità della Chiesa nella qualità di suo ministro. Ogni
intromissione di terzi appartenenti al mondo laico, per quanto dotti e
credenti possano dimostrarsi, sarà respinta.

Luigi Cascioli
01020 Roccalvecce Viterbo
Tel/Fax +39 0761 910283
E-Mail: ***@luigicascioli.it

Il libro di Luigi Cascioli può essere richiesto mediante versamento di ?
12,50 (spese di trasporto sono incluse) sul C/C postale N. 34936013
intestato a Luigi Cascioli, Via Provincie 45/b - 01020 Roccalvecce VT

Hosted By

***@luigicascioli.it

Copyright © 2004 Luigi Cascioli
Alias
2005-04-29 05:42:29 UTC
Permalink
Franco Santin ha scritto:Nulla


Forse non mi sono spiegato,voglio sapere quali sono le basi scientifiche
sulle quali basi il tuo paganesimo,stregoneria,eventuali,varie.Se ciò non
è possibile ti devi astenere dal formulare giudizi su
pensieri,parole,azioni.Di chiunque altro.
Alias
--
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Forlorn Clown
2005-04-29 11:33:21 UTC
Permalink
Post by Alias
Forse non mi sono spiegato,voglio sapere quali sono le basi scientifiche
sulle quali basi il tuo paganesimo,stregoneria,eventuali,varie.Se ciò non
è possibile ti devi astenere dal formulare giudizi su
pensieri,parole,azioni.Di chiunque altro.
Ma non è vero. Ad esempio la religione cattolica non ha nessuna base
scientifica alla sua base, ma lo stesso giudica chi non è cattolico.
--
Forlorn Clown
"What I make is what I am, I can't be forever" MM
Referendum 12 e 13 giugno 2005: Io non mi astengo.
forlornclown(a)interfree.it
L
2005-04-29 19:02:11 UTC
Permalink
Post by Forlorn Clown
Post by Alias
Forse non mi sono spiegato,voglio sapere quali sono le basi scientifiche
sulle quali basi il tuo paganesimo,stregoneria,eventuali,varie.Se ciò non
è possibile ti devi astenere dal formulare giudizi su
pensieri,parole,azioni.Di chiunque altro.
Ma non è vero. Ad esempio la religione cattolica non ha nessuna base
scientifica alla sua base, ma lo stesso giudica chi non è cattolico.
Il Cristianesimo di orientamento cattolico (ammettere il diritto di
tutti di esistere) non giudica.

Per il giudizio basta Dio.

http://minamazzini.com/discografia/brano.php?ce=4996212&idd=1513

premere su "ascolta"
poi su "click to play"

Il testo è una poesia di Teresa di Avila, musiche: Marco Frisina.

L.
--
Nada te turbe


(Letrilla que llevaba por
registro en su breviario)


Nada te turbe;
nada te espante;
todo se pasa;
Dios no se muda,
la pacïencia 5
todo lo alcanza.
Quien a Dios tiene,
nada le falta.
Solo Dios basta.


[From: Modern Spanish Lyrics, Elijah Clarence Hills and S. Griswold
Morley. New York: H. Holt, 1913.]
Porfirio
2005-04-30 14:14:34 UTC
Permalink
Post by L
Il Cristianesimo di orientamento cattolico (ammettere il diritto di
tutti di esistere) non giudica.
Questa davvero mi torna nuova..................



Saludos

Porfirio Itzcoatl
Post by L
Per il giudizio basta Dio.
L
2005-04-30 14:23:00 UTC
Permalink
Post by Porfirio
Post by L
Il Cristianesimo di orientamento cattolico (ammettere il diritto di
tutti di esistere) non giudica.
Questa davvero mi torna nuova..................
vuoi la citazione?
Eccola:
Vangeli - Matteo Mt 7,1
1 Non giudicate, per non essere giudicati;

Quindi l'invio a dare misericordia:
Vangeli - Matteo Mt 7,2
2 perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la
misura con la quale misurate sarete misurati.
Post by Porfirio
Saludos
Porfirio Itzcoatl
Post by L
Per il giudizio basta Dio.
Porfirio
2005-05-02 08:44:27 UTC
Permalink
Post by L
Post by Porfirio
Post by L
Il Cristianesimo di orientamento cattolico (ammettere il diritto di
tutti di esistere) non giudica.
Questa davvero mi torna nuova..................
vuoi la citazione?
Vangeli - Matteo Mt 7,1
1 Non giudicate, per non essere giudicati;
Un conto sono le belle parole, altro e' la realta'...........Il
cristianesimo come lo intendi tu e' un semplice libro, ovvero un insieme di
fogli scritti ..........che debbono trovare applicazione nel quotidiano,
altrimenti a che servono? Ecco, proprio i fatti smentiscono le belle
intenzioni, nei secolari giudizi emessi dai Vicari del Cristo e dal Cristo
stesso. Non solo, ma i Vang sono ridondanti in fatto di giudizi. Cristo
stesso, Paolo, e soci mandano all'inferno e chiamano senza mezzi termini "
tralci secchi " da tagliare coloro che non aderiscono alla loro dottrina.
Il che la dice lunga sul concetto di tolleranza che tu dici essere insito
nel Cristianesimo. Non solo, ma Cristo stesso dira' che la Torah e' valida
fino all'ultimo yota, e dovra' essere portata a compimento, .....finche' non
siano passati i cieli e la terra. Ovvio quindi che giustificando la Torah,
Cristo stesso contraddice se' stesso, in quanto la Torah e' piena e pure
zeppa di giudizi, sentenze, pene comminate, uccisioni e violenze varie.
Insomma, non basta un collage di frasi e concetti presi un po' in qua' e la'
per definire un libro virtuoso e coerente. Occorre pure che il contenuto
sia tale, ma soprattutto non emergano le contraddizioni soprattutto
dottrinali che sono strutura portante della Bibbia e Vangeli ( e non
solo....)


Saludos

Porfirio Itzcoatl
Post by L
Vangeli - Matteo Mt 7,2
2 perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la
misura con la quale misurate sarete misurati.
Post by Porfirio
Saludos
Porfirio Itzcoatl
Post by L
Per il giudizio basta Dio.
mistone
2005-05-02 13:54:05 UTC
Permalink
[...] per definire un libro virtuoso e coerente. Occorre pure che il contenuto
sia tale, ma soprattutto non emergano le contraddizioni soprattutto
dottrinali che sono strutura portante della Bibbia e Vangeli ( e non
solo....)
Questa è una tua opinione: basta vedere i fatti!
E cmq se t'aspetti di trovare tra i cristiani una massa cieca che ti
porge lieta l'altra guancia ad ogni tuo insulto o schiaffo, dimentichi
che il cristianesimo è fatto da persone: ognuna con una sua identità e
punto di vista.
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Elio
2005-05-02 18:35:44 UTC
Permalink
Post by mistone
[...] per definire un libro virtuoso e coerente. Occorre pure che il contenuto
sia tale, ma soprattutto non emergano le contraddizioni soprattutto
dottrinali che sono strutura portante della Bibbia e Vangeli ( e non
solo....)
Questa è una tua opinione: basta vedere i fatti!
E cmq se t'aspetti di trovare tra i cristiani una massa cieca che ti
porge lieta l'altra guancia ad ogni tuo insulto o schiaffo, dimentichi
che il cristianesimo è fatto da persone: ognuna con una sua identità e
punto di vista.
Insomma, "fatta" la legge, trovato l'inganno!?..

Potevi essere più esplicito: se al mondo esistono i fessi, disposti a
credere qualunque cosa, perchè i furbi non dovrebbero approfitarne?...

Ci avresti guadagnato in credibilità....

Gesù, secondo i vangeli, visse povero ed inoltre affermò: "E' più facile per
un cammello attraversare la cruna di un ago che per un ricco entrare in
Paradiso". Tuttavia, ciò non ha impedito ai vescovi, ai cardinali ed agli
stessi papi, "vicari" di "Cristo" in terra, di vivere come nababbi,
circondati da lussi e da ricchezze, mentre i discendenti "ideali" di coloro
che seguirono per primi Gesù, sono vissuti dibattendosi tra la fame e la
miseria.

Questo ostentato dal clero e dalla Chiesa in generale, non è, secondo quanto
si evince dagli stessi vangeli, il "messaggio" di Cristo, ma il messaggio
"interpretato" secondo "l'ispirazione" dei falsari cattoclericali, i quali,
come la storia insegna ampiamente, si sono SEMPRE comportati in modo
secolare, gettando fumo obnubilante negli occhi dei creduli devoti!...


Elio
mistone
2005-05-05 14:32:58 UTC
Permalink
Il fatto è che oltre ai vari cardinali che vivono nei palazzi
circondati dal lusso (fenomeno cmq di una portata infinitesimale se
paragonata ai scorsi secoli, e dettato dalla gerarchizzazione della
chiesa stessa), vi sono un'altra schiera di persone che segue il
messaggio cristiano fino all'ultimo.....sacrificando la propria vita
anche col sangue.
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Porfirio
2005-05-02 20:45:26 UTC
Permalink
Post by mistone
[...] per definire un libro virtuoso e coerente. Occorre pure che il contenuto
sia tale, ma soprattutto non emergano le contraddizioni soprattutto
dottrinali che sono strutura portante della Bibbia e Vangeli ( e non
solo....)
Questa è una tua opinione: basta vedere i fatti!
Non e' mia opinione, le contraddizioni sono reali e ben leggibili.
Post by mistone
E cmq se t'aspetti di trovare tra i cristiani una massa cieca che ti
porge lieta l'altra guancia ad ogni tuo insulto o schiaffo, dimentichi
che il cristianesimo è fatto da persone: ognuna con una sua identità e
punto di vista.
La realta' storica invece contraddice la tua tesi difensiva.......sono
stati nel corso dei secoli proprio i cattolici a dare per primi schiaffi
alle guance altrui ..e dire schiaffi e' mitigare ed addolcire una ben
diversa realta'....

Saludos

Porfirio Itzcoatl
Post by mistone
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
mistone
2005-05-05 14:34:45 UTC
Permalink
Ti ripeto come ho detto anche nell'altro post: è sotto gli occhi di
tutti che il msg cristiano a volte sia seguito alla perfezione, altre
volte no. Questo avviene in tutte le religioni del mondo, ed anche se
non credi in niente, il concetto della "coerenza" rimane lo stesso.
Il classico "predica bene e razzola male!"
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Porfirio
2005-05-05 18:10:52 UTC
Permalink
Post by mistone
Ti ripeto come ho detto anche nell'altro post: è sotto gli occhi di
tutti che il msg cristiano a volte sia seguito alla perfezione, altre
volte no.
Si tratta di vedere che cosa e quale e' il * messaggio cristiano*. La
Salvezza ? da chi e da che cosa ? il seguire il discorso della montagna? Un
po' troppo demagogico, per non dire inattuale e semplicistico. Il dare a
Cesare cio' che suo e a Dio quanto gli spetta? E' semplice * politichese*,
frase senza senso pratico e manipolabile dal momento che non fissa limiti e
concetti chiari.
Stringi stringi, il tanto osannato * messaggio cristiano* non si riduce ad
altro che ad un < vogliamoci bene>, frase rivoluzionaria, ma * solo* per
l'ambiente giudeo, viste le caratteristiche casalinghe e campanilistiche di
Yhwh. ............. dal momento che da che uomo e' tale essa risuona in ogni
angolo della terra, anzi, ha avuto come millenari precursori filosofi ( o
esseri divini, secondo i punti di vista), quali i Siddharta, Zoroastro,
Platone, ecc, i quali propugnavano un messaggio di amore e una loro ricetta
per una Salvezza universale e individuale con secoli di anticipo sulla
predicazione e nascita di Cristo.

Saludos


Porfirio Itzcoatl



Questo avviene in tutte le religioni del mondo, ed anche se
Post by mistone
non credi in niente, il concetto della "coerenza" rimane lo stesso.
Il classico "predica bene e razzola male!"
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
mistone
2005-05-13 13:31:09 UTC
Permalink
Il msg cristiano credo che lo conosciamo tutti, ed anche tu
ne hai trattato a grandi linee gli aspetti: ora il problema
è chi lo segue realmente e chi no, pur mascherandosi dietro
una parvenza di fede.
Il fatto che troviamo riscontri con altre culture distanti
nel tempo e nello spazio è più che normale, e penso che gli
influssi orientali, non sono tali: cioè come abbiamo noi
(occidentali) preso da altre parti aspetti culturali, così
anche quelle altre parti hanno preso degli aspetti da noi.
Come per il fuoco, la scrittura, ecc... ci sono aspetti
dell'umanità che prescindono razze, tempo e luoghi.
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
pope
2005-04-30 17:47:11 UTC
Permalink
Post by Porfirio
Post by L
Il Cristianesimo di orientamento cattolico (ammettere il diritto di
tutti di esistere) non giudica.
Questa davvero mi torna nuova..................
perche' mai ? e' vero che il cristianesimo non giudica,
emette direttamente la condanna
Leri
2005-05-02 08:43:52 UTC
Permalink
Post by L
Il Cristianesimo di orientamento cattolico (ammettere il diritto di
tutti di esistere) non giudica.
Un conto è scrivere, un conto è applicare. Vedasi tutti i "dissidenti"
ammazzati nel corso di due millenni dai cristiani cattolici proprio perchè
non si conformavano all'essere cristiani.
Post by L
Per il giudizio basta Dio.
E se esistesse, non è difficile immaginare quale sarà il suo giudizio su chi
ha predicato bene e razzolato male.
Elio
2005-05-02 18:37:34 UTC
Permalink
Post by Leri
Post by L
Il Cristianesimo di orientamento cattolico (ammettere il diritto di
tutti di esistere) non giudica.
Un conto è scrivere, un conto è applicare. Vedasi tutti i "dissidenti"
ammazzati nel corso di due millenni dai cristiani cattolici proprio perchè
non si conformavano all'essere cristiani.
Post by L
Per il giudizio basta Dio.
E se esistesse, non è difficile immaginare quale sarà il suo giudizio su
chi ha predicato bene e razzolato male.
Non fare la spia: altrimenti finisce la sorpresa!....


Elio discreto....
truc&truc
2005-04-30 22:40:00 UTC
Permalink
Per questo scienziato, non c'è nulla da fare, bisogna solo pregare per
lui, sperare che sia un buon uomo e che Dio gli dia la possibilità di
emendarsi da queste gravissime e intuizioni (questo a caldo elabora un
cristiano).
Mi sa che questo può anche essere denunciato. Bisognerebbe sentire un
avvocato. Perchè se un ateo si sente offeso, denuncia, ma se si offende un
Cristiano va tutto bene?!? Ho letto meglio ma questo è un pazzo. Fatelo
presidente. Meglio di questo non esiste è il vostro paladino. Comprate
pure il libro così sai quanto lo fate contento.
Allora anche gli islamici gli ebrei i buddisti sono fuori di testa che
riconoscono Gesù come uomo anche profeta, ma non come figlio di Dio.
Non credo che la Chiesa risponderà ad un esaltato che cerca solo fama e
denaro e forse li ha trovati, nell'ottusità generale uno in più uno in
meno, che tristezza questo. Chissà dove compra la roba ?
Sarà un altro di quelli col Mercedes da 100 mila euro, quando nel mondo
c'è gente che non ha da mangiare e muore.
Si VERGOGNI chi non ha la coscienza a posto, anch'io sono scritto su quel
libro. La coscienza, quella coscienza che c'è in ognuno di noi quella
viene da Dio, ma non si vede e quindi non vale, bene chiedo scusa, il cibo
non si vede per quei poveri e muoiono senza pietà.
--
Post by Franco Santin
In seguito alla mancata risposta da parte dei tre ministri della Chiesa,
don Enrico Righi, cardinale Biffi e il vescovo Carraro, alle mie ripetute
richieste (vedi "PROCESSO"su www.luigicascioli.it )con lettere aperte,
pubblicate anche da giornali a diffusione nazionale, di una testimonianza
confermante l'esistenza storica di Cristo, ho preso la decisione di essere
io a portare a loro le prove della sua non esistenza anche se, per
escluderlo dalla storia, sarebbe più che sufficiente il solo fatto
chenessun documento contemporaneo parla di lui.
Riassunto telegrafico della situazione politico-religiosa della Palestina
Nel -63 Pompeo, istallatosi a Damasco dopo la conquista della Siria,
decise, prima di rientrare a Roma, di dare un ordine sociale e politico a
tutti i possedimenti dell'Asia compresa la Palestina che è era stata
annessa all'Impero in qualità di protettorato.In Palestina c'eraun
conflitto tra i due fratelli Aristobulo II e Ircano II che si contendevano
il trono di Gerusalemme quali appartenenti alla casta deglidella stirpe
degli Asmonei sedicente discendente della stirpe di David.Pompeo, eletto
arbitro della contesa, ritenendo Aristobulo II non affidabile per certe sue
amicizie pericolose per Roma, decise in favore di Ircano II. sostenitori di
Aristobulo II organizzarono una rivolta armata contro Ircano II. Pompeo
pose termine ai disordini entrando in Palestina con le sue legioni. I
partigiani di Aristobulo II furono sconfitti, Gerusalemme occupata, i
legionari entrarono nel Tempio con conseguente profanazione del Sancta
Sanctorum che generò in tutti gli ebrei un odio feroce contro i romani.
Pompeo, riconfermato Ircano II al trono di Gerusalemme, ma sotto la
sorveglianza di un controllore di sua fiducia nella persona di un certo
Antipatro, nella certezza di aver ristabilito in maniera definitiva l'
ordine, partì per Roma lasciando una sola legione a Gerusalemme. Alla morte
di Aristobulo II, i suoi successoririprendono la lotta armata contro Ircano
II. È in questa rivendicazione che appare la figura di un certo Ezechia
nella parte di capo del movimento armato contro Ircano II e i romani suoi
sostenitori. (vedi Fav. di Cristo pag. 87). Gabinio, proconsole di Siria
(55-57 a.C.) intervenne con le legioni e dopo duri scontri riuscì a
riportare l'ordine.
Giulio Cesare, succeduto a Pompeo, riconfermò Ircano II al trono di
Gerusalemme ma con sempre accantoAntipatro nella sua carica di controllore
(47 a.C.).Antipatro ha un figlio di nome Erode il quale, per realizzare l'
ambizione di prendere lui il posto degli Asmonei sul trono di Gerusalemme,
si schiera al fianco dei Romani nella lotta di repressione contro i
rivoltosi di Ezechia.Morto Ezechia in uno scontro armato contro una
pattuglia comandata dallo stesso Erode(44 a.C.),il suo posto di pretendente
al trono di Gerusalemme viene preso da suo figlio Giuda, detto il Galileo
nel significato che aveva questo appellativo di "rivoluzionario" perché era
in Galilea che si trovava la più importante organizzazione
rivoluzionaria.Ircano II, intanto, venne fatto prigioniero nella guerra che
la Palestina stava conducendo contro i Parti.Approfittando della cattura di
Aristobulo II, Erode s'istallò sul trono di Gerusalemme facendosi eleggere
dai Romani re della Palestina. (-40).
Rientrato Ircano II dalla prigionia, Erodefece uccidere lui e tuttii suoi
discendenti degli Asmonei che avrebbero potuto contestargli il regno,
compresa sua moglie ... e i due figli che aveva avuto da lei. (È da questi
eccidi che fu costruita quella strage degli innocenti riportata dai
vangeli, che in realtà non è mai esistita).Erode muore nel 4 a.C. lasciando
una successione complicata tra i suoi quattro figli.Alla morte di Erode,
Giuda il Galileo, figlio di Ezechia, quale Asmoneo pretendente al trono di
Gerusalemme, con un esercito formato da esseno-zeloti, attacca la legione
romana di stanza a Gerusalemme generando una vera e propria guerra che
termina dopo ben tre interventi da parte di Quintilio Varo, proconsole in
Siria. La repressione da parte dei romani è feroce; la crocifissione di
duemila rivoltosi genera un aumento di odio verso i Romani da parte degli
ebrei.
Cesare Augusto, subentrato a Giulio Cesare, per rendere più controllabile
la Palestina la divide in quattro tetrarchie affidandone ciascuna ad uno
dei quattro figli di Erode. La più importante, quella della Giudea con
capitale Gerusalemme, l'affida ad Archelao quale primogenito.Questa
conferma da parte di Roma a mantenere i discendenti di Erode al comando
della Palestina, genera nuove rivolte da parte dei rivoltosi guidati da
Giuda il Galileo. Cesare Augusto, stanco dei continui disordini causati da
tutte queste lotte di successione, decide di occupare militarmente la
Palestina passandola da protettorato, quale era, a provincia dell'Impero
Romano etoglie dal trono di Gerusalemme ogni pretendente di razza ebraica
per sostituirlo conun procuratore romano a cui accorda ogni autorità,
compresa quella di emettere condanne amorte (6 d.C.).
Come conseguenza del passaggio da protettorato a provincia, la Palestina
viene sottoposta ad un censimento a fini fiscali che genera un fermento
generale del quale ne approfitta Giuda il Galileo per organizzare un'
ulteriore rivoluzione contro i romani, rivoluzione alla quale partecipa
tutto il mondo ebraico di religione biblica in una maniera particolarmente
sentita perché oltre al sentimento di ribellione contro l'imposizione delle
tasse che sarebbe derivata dal censimento, esso vedeva nella sostituzione
di Archelao con un procuratore romano al trono di Gerusalemme quell'
avvenimento che avrebbe annunciato l'imminente avvento del Messia secondo
quanto aveva predetto il profeta Giacobbe: << Il tempo dell'attesa si
compirà quando lo scettro di Davide passerà nelle mani di uno
straniero>>.La partecipazione del popolo fu così massiccia e sentita da
trasformare la rivolta in una vera e propria guerra che durò oltre due anni
mettendo spesso in difficoltà le legioni romane venute dalla Siria.
Morto Giuda il Galileo in questa guerra, il suo posto nelle rivendicazioni
al trono di Gerusalemme fu preso dal primogenito Giovanni e dagli altri
suoi sei figli Simone, Giacomo il Maggiore, Giuda (non l'Iscariote),
Giacomo il Minore, Giuseppe e, l'ultimo, Menahem, che morirà nella guerra
giudaica del 66-70 dopo essere stato acclamato dagli esseno-zeloti, durante
l'assedio di Gerusalemme da parte delle legioni romane, re dei Giudei.
Fatta questa breve ricapitolazione per far comprendere quale importanza
ebbero i discendenti della casta degli Asmonei nelle rivoluzioni
messianiche, passiamo ora ad analizzare, attraverso una documentazione
storica, questa squadra di combattenti Jahvisti, formata dai figli di Giuda
il Galileo, per trarre da essa quelle che sono le prime due prove dellanon
esistenza storica di Gesù Cristo.
SECONDA PROVA
La seconda prova della non esistenza storica di Gesù ci sarà fornita,
netta ed inconfutabile, mettendo in diretto confronto la figura del Messia
dei Testi Sacri, detto il Nazareno, con il Messia della Storia, detto il
Nazireo, entrambi pretendenti al trono di Gerusalemme in qualità di "re dei
Giudei".
Messia dei Testi Sacri.
Il Messia dei TestiSacri, al quale la Chiesa ha dato il nome di Gesù, ci
a)Paternità:figlio primogenito di Giuseppe.
b) Luogo di nascita: Betlemme, anche se Marco e Giovanni non ne fanno
menzione nelle loro biografie cominciando il racconto della sua vita da
quando aveva trent'anni.
c)Residenza: Nazaret, perché la città natale di suo padre Giuseppe, secondo
il biografo Dottor Luca, perché ha dovuto rifuggircisi dal ritorno dall'
Egitto dove si era rifugiato per sfuggire alla strage degli innocenti
ordinata da Erode che voleva ucciderlo perché ritenuto suo concorrente al
trono di Gerusalemme.
d) Professione: Rabbi.
e)Ha due appellativi, quello di Galileo perché Nazaret si trovava nella
regione della Galilea, e quello di Nazareno che gli viene dalla città di
Nazaret, considerata sua patria per adozione da Matteo e per discendenza
atavica da Luca.
f)Inizia la sua missione di predicatore formando una squadra di dodici
discepoli, dei quali alcuni sono suoi fratelliche si chiamano Simone
Pietro, detto Cefa, figlio di Giona, Giacomo il Maggiore detto Boanerghe,
Giuda detto Teudas (Taddeo), Giacomo il Minore detto Zelota... degli altri
otto, essendo alquanto complicata la spiegazione dei nomi, ne parleremo in
una prossima lettera aperta.
Con questa squadra di discepoli, partendo dai confini della Siria
(Mt.4,23), dopo un periodo di prediche di durata imprecisata ( tre per i
biografi Matteo e Marco, due per il biografo Dottor Luca e uno soltanto per
il biografo Giovanni), percorre la Palestina predicando una morale del
tutto identica a quella esseno-zelota, giunge a Gerusalemme perché è in
questa città che, secondo i Testi Sacri, deve concludersi la sua missione
di evangelizzatore.
Prima di entravi, ne prevede la distruzione. (Mt.24,15).
g) Sotto le feste di Pasqua, dopo aver consumato una cena nella quale i
discepoli vi partecipano armati di spade, viene arrestato nel Getsemani e
crocefisso sotto l'accusa di aver commesso reati di natura religiosa e
politica; religiosa, per essersi dichiarato figlio di Dio, e politica, per
aver sostenuto di essere il re dei Giudei (reato gravissimo per i Romani),
di aver tentato di sollevare il popolo e di avere impedito di pagare i
tributi a Cesare ( Lc. 23 - 1,5).
Giovanni di Gamala secondo la documentazione storica.
a)Paternità: figlio primogenito di Giuda il Galileo.
b)Luogo di nascita: Gamala, sita nella regione della Golanite confinante
con la Siria.
c)Residenza:Gamala, città degli Asmonei.
d)Quale discendente della stirpe di David, viene ricercato da Erode perché
lo considera un suo rivale al trono di Gerusalemme.
e)Professione: Rabbi.
f) Ha due appellativi, quello di Galileo come suo padre Giuda, anche se di
origine Golanite, perché appartenente al movimento rivoluzionario che ha
sedein Galilea, e quello di Nazireo perché appartenente alla casta
politico-religiosa dei Nazir alla quale il movimento rivoluzionario
avevaaffidato la propria propaganda secondo i canoni della morale
esseno-zelota.
g)Inizia la sua missione di propagandista rivoluzionario costituendo una
banda di guerriglieri, autonominatasi "Boanerghes" (figli della vendetta),
della quale fanno parte i suoi sei fratelli, i cui nomi sono Simone
Barjiona, detto Cefa, Giacomo il Maggiore, detto Boanerghe, Giuda, detto
Teuda, Giacomo il Minore, detto Zelota, Giuseppe e Menahem. Con questa
banda di guerriglieri, partendo dalla sua regione Golanite, che si trova ai
confini della Siria, percorre la Palestina per concludere la sua missione
in Giudea con la conquista di Gerusalemme.
e) Sotto le feste di Pasqua (era in questa ricorrenza che i rivoluzionari
organizzavano le rivolte approfittando della confusione generata dal forte
afflusso di pellegrini) viene catturato nel Getsemani e quindi crocifisso
sotto l'accusa di promotore di una rivolta.
Confronto storico-geografico tra Nazaret e Gamala.
Come si vede dai due estratti sopra riportati, ci troviamo di fronte a due
personaggi che, tolto qualche dato, come la paternità e la città da cui
provengono, hanno tutto il resto in comune. Sono entrambi perseguitati da
Erode perché vede in essi dei probabili rivali al trono di Gerusalemme
quali discendenti della stirpe di Davide, sonotutti e dueRabbi, hanno lo
stesso appellativo di "Galileo",sono capi di due squadre composte da
seguaci tra cui ci sono loro fratelli che hanno lo stesso nome, e iniziano,
sia l'uno che l'altro, la loro missione dai confini della Siria per
concluderla sotto le feste di Pasqua a Gerusalemme, dove vengono catturati
nell'orto del Getsemani per essere crocefissi sotto l'accusa di rivoltosi.
Lasciando da parte le paternità che non possono essere discusse su un piano
storico perché quella di Giuseppe, attribuitaa Gesù dai Testi Sacri, non è
altro che il risultato di un'immaginaria elaborazione biblica, passiamo ad
esaminarel'altra differenza che possiamo affermare essere la sola che si
oppone a fare dei due personaggi la stessa persona, cioè quella riguardante
le due città che vengono indicate come loro patrie; la città di Nazaret che
viene attribuita a Gesù dai vangeli e la città di Gamella che viene
attribuita a Ezechia, nonno di Giovanni, da Giuseppe Flavio.
Nazaret.
Lasciando l'annosa discussione riguardo la sua esistenza al tempo di Gesù
che da alcuni è negata perché nessun documento ne parla prima del IX
secolo, mentre da altri viene riconosciuta sotto forma di un piccolo
raggruppamento di capanne dai tetti di paglia, procediamo nella
dimostrazione della seconda prova considerando Nazaret nella sua posizione
geografica leggermente collinaredistantecirca trentacinque chilometri dal
lago di Tiberiade.Analizzando i vangeli non si può non restare sorpresi dal
fatto che le descrizioni che essi fanno della patria di Gesù non hanno
nulla a che vedere con la realtà.
Leggiamo insieme: <<Terminate queste parabole, Gesù partì di là e venuto
nella sua patria insegnava nella Sinagoga. La gente del suo paese,
riconosciutolo, si mise a parlare di lui. Gesù, udito ciò che dicevano,
partì di là su una barca, ma visto che la gente restava sulla spiaggia
guarì i malati e moltiplicò i pani e i pesci. Congedata la folla, salì sul
monte e si mise a pregare. Dal monte vide che sotto, nel lago di Tiberiade,
la barca degli apostoli era messa in pericolo dalle onde generate dal vento
che si era improvvisamente levato>>. (Mt. 13,2).
Se la patria di Gesù è Nazaret, come viene affermato dalla Chiesa, e
Nazaret è una città situata su una zona leggermente collinare e lontana dal
lago di Tiberiade trentacinque chilometri, vorrei che almeno uno dei tre
(don Enrico Righi, il card. Biffi e il Vescovo Carraro), ai quali mi sono
rivolto perché mi dessero una prova, una soltanto, dell'esistenza storica
di Gesù,mi spiegasse come possa esserci una riva, delle barche eun monte
che si erge sul lago di Tiberiade. Una vera contraddizione che non può
trovare nessuna giustificazione, anche la più assurda, dal momento che la
troviamo ripetutamente confermata da tutti gli evangelisti come risulta dai
<<Gesù si recò a Nazaret dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo
solito, di Sabato nella sinagoga e si alzò a leggere... all'udire queste
cose tutti furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della
città e lo condussero al ciglio del monte sul quale la città era situata
per gettarlo giù dal precipizio, ma egli, passando in mezzo a loro se ne
andò>>. (Lc. 4- 14 e segg.).
<<Quel giorno Gesù uscì di casa e, sedutosi in riva al mare(lago di
Tiberiade), cominciò a raccogliersi intorno a lui tanta folla che dovette
salire su una barca>>. (Mt. 13- 1,2).
<<Sentendo ciò che diceva, una gran folla si recò da Gesù. Allora egli
pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa
della folla, perché non lo schiacciassero... salì poi sul monte,chiamò a sé
quelli che volle andassero da lui... Entrò in casa e si radunò intorno a
lui molta folla, al punto che non poteva neppure prendere cibo. Giunsero
sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori lo mandarono a chiamare. Dopo
aver spiegato chiaramente chi fossero realmente i suoi parenti, uscito di
casa, Gesù si mise a insegnare di nuovo lungo il mare >>...e come questi,
tanti sono ancora i passi dei quattro evangelisti che, riferendosi alla
città natale di Gesù, escludono nella maniera più evidente che Nazaret
possa essere la sua patria almeno che non si voglia, e tutto è possibile
alla fede, mettere barche in un paese che dista trentacinque chilometri dal
lago di Tiberiade e trasformare un pagliaio in una montagna.
Gamala.
Se la patria di Gesù non è Nazaret, quale è allora questa città a cui si
riferiscono i vangeli? La risposta ci viene da un passo della "Guerra
Giudaica" nel quale Giuseppe Flavio ci parla di Ezechia, padre di Giuda il
Galileo e nonno di Giovanni, pretendente al trono di Gerusalemme quale
<<Ezechia era un Rabbi appartenente a famiglia altolocata della città di
Gamala che era situata sulla sponda golanite del lago di Tiberiade. Questa
città non si era sottomessa ai romani confidando nelle sue difese naturali.
Da una montagna si protende infatti uno sperone dirupato il quale nel mezzo
s'innalza in una gobba che dalla sommità declina con uguale pendio sia
davanti che di dietro, tanto da somigliare al profilo di un cammello
(gamlà); da questo trae il nome, anche se i paesani non rispettano l'esatta
pronuncia del nome chiamandola Gamala. Sui fianchi e di fronte termina in
burroni impraticabili mentre è un po' accessibile di dietro. Ma anche qui
gli abitanti, scavando una fossa trasversale, avevano sbarrato il
passaggio. Le case costruite sui pendii erano fittamente disposte l'una
sopra l'altra: sembrava che la città fosse appesa e sempre sul punto di
cadere dall'alto su se stessa. Affacciata a mezzogiorno, la sua sommità
meridionale, elevandosi a smisurata altezza, formava la rocca della città,
sotto di cui un dirupo privo di mura sprofondava in un profondissimo
burrone>>.(Guerra Giud. IV -4,8).
Basta rileggereuno solo dei passi evangeli citati per renderci conto che la
città di Gesù, corrispondendo esattamente alla descrizione di Giuseppe
Flavio, non è assolutamente Nazaret ma Gamala.
Ma come è potuto accadere che gli evangelisti siano caduti in una simile
incoerenza? La risposta è semplice: il capitolo riguardante la nascita di
Gesù, nel quale viene dichiarata Nazaret come patria di Gesù, fu aggiunto
in Matteo e in Marco quando i vangeli erano già stati scritti e pubblicati,
cioè nel IV secolo allorché i Padri della Chiesa decisero di dare a Gesù
una incarnazione attraverso una nascita terrena, incarnazione che fino ad
allora era stata sostenuto essere avvenuta all'età di trent'anni,nel
<<Questi è il mio figlio prediletto, che oggi ho generato>>.
Perché fu scelto proprio Nazaret, quel paese che al tempo di Gesùpoteva
essere tutt'alpiù rappresentato da un insignificante villaggio formato da
quattro capanna dai tetti di paglia e non una città di maggiore importanza
come Cafarnao, Sefforis o altre? Perché dovevano far sparire quell'
appellativo di Nazireo che, significando "attivista del movimento
rivoluzionario", avrebbe compromessola trasformazione di un combattente
Boanerges, figlio della vedetta, in un predicatore di pace e di perdono. E,
così, ancora una volta, come in tante altre trasformazioni fatte per
nascondere la natura originaria zelota dei discepoli (vedi "quananite", in
nativo di Cana, "Ecariot" in nativo di Keriot, "Galileo" nativo della
Galilea), ricorrendo all'espediente geografico, trasformarono "Nazireo" in
"Nazareno" quale oriundo della città di Nazaret. Trasformazione che,
secondo gli esegeti, spinge ad un sorriso di compassione nella sua
arrogantefalsità se si considera che gli abitanti di Nazaret non si
chiamano nazareni, ma"Nazaretani". Dunque, se la patria di Gesù non è
Nazaret ma Gamala, chi altri, in realtà, egli ha potuto essere se non quel
figlio di Giuda il Galileo che, quale primogenito di sette fratelli, morì
crocifisso per restaurare il regno di David di cui lui, quale asmoneo, ne
pretendeva il trono?
Queste sono le prime due prove che invio come risposta al silenzio della
Chiesa alla mia richiesta di una prova sull'esistenza storica di Gesù,
detto il Cristo, per la quale, se mi fosse fornita, sono pronto a ritirare
subitola querela contro la Chiesa, nella persona di don Enrico Righi, per
abuso di credulità popolare e sostituzione di persona.
Ho detto le prime due perché altre ne seguiranno.
Luigi Cascioli.
P.S. Risponderò ad eventuali obiezioni soltanto se mi verranno da una delle
tre persone sopra nominate o da chi, prendendo il loro posto, si assuma
tutta la responsabilità della Chiesa nella qualità di suo ministro. Ogni
intromissione di terzi appartenenti al mondo laico, per quanto dotti e
credenti possano dimostrarsi, sarà respinta.
Luigi Cascioli
01020 Roccalvecce Viterbo
Tel/Fax +39 0761 910283
Il libro di Luigi Cascioli può essere richiesto mediante versamento di ?
12,50 (spese di trasporto sono incluse) sul C/C postale N. 34936013
intestato a Luigi Cascioli, Via Provincie 45/b - 01020 Roccalvecce VT
Hosted By
Copyright © 2004 Luigi Cascioli
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Leri
2005-05-02 08:49:30 UTC
Permalink
Post by truc&truc
Per questo scienziato, non c'è nulla da fare, bisogna solo pregare per
lui, sperare che sia un buon uomo e che Dio gli dia la possibilità di
emendarsi da queste gravissime e intuizioni (questo a caldo elabora un
cristiano).
Concordo: ma togli dio dal pistolotto. E' poco credibile.
Post by truc&truc
Mi sa che questo può anche essere denunciato. Bisognerebbe sentire un
avvocato. Perchè se un ateo si sente offeso, denuncia, ma se si offende un
Cristiano va tutto bene?!?
Ma voi della "cultura" della provocazione ne avete fatto una
bandiera........... Esistete, e già è un'offesa al libero pensiero ed alla
ragione. Hai voglia, di denunce!

Ho letto meglio ma questo è un pazzo. Fatelo
Post by truc&truc
presidente. Meglio di questo non esiste è il vostro paladino.
Ma no; è solo un pagano. Gli atei si dissociano, sulla parte che riguarda il
sostituire paganesimo ad un'altra superstizione precedente. Non si
dissociano per le verità riguardo ai crimini ed alle fandonie della chiesa,
a noi note.

Quanto a paladini, beh: non vedo nulla di dissimile da tanti fanatici
esagitati che voi seguite come vostri maestri.

Comprate
Post by truc&truc
pure il libro così sai quanto lo fate contento.
Barzelletta per barzelletta, nulla di differente da fantasie scatenate come
i vangeli ed altra roba simile.
Post by truc&truc
Allora anche gli islamici gli ebrei i buddisti sono fuori di testa che
riconoscono Gesù come uomo anche profeta, ma non come figlio di Dio.
Esattamente.
Post by truc&truc
Non credo che la Chiesa risponderà ad un esaltato che cerca solo fama e
denaro e forse li ha trovati, nell'ottusità generale uno in più uno in
meno, che tristezza questo.
Mi sa che sei fuori strada. Credi si tratti di qualcuno conosciuto? Allora
devi ridimensionare i tuoi criteri di giudizio per ciò che è importante o
meno.

Chissà dove compra la roba ?
Post by truc&truc
Sarà un altro di quelli col Mercedes da 100 mila euro, quando nel mondo
c'è gente che non ha da mangiare e muore.
Esattamente; vedasi 1 miliardo di euro l'anno devoluti alla chiesa da parte
dello stato italiano.
Post by truc&truc
Si VERGOGNI chi non ha la coscienza a posto, anch'io sono scritto su quel
libro. La coscienza, quella coscienza che c'è in ognuno di noi quella
viene da Dio, ma non si vede e quindi non vale, bene chiedo scusa, il cibo
non si vede per quei poveri e muoiono senza pietà.
A proposito di esaltati lobotomizzati.
Manfred De La Rey
2005-05-02 11:54:13 UTC
Permalink
Post by truc&truc
Per questo scienziato, non c'è nulla da fare, bisogna solo pregare per
lui, sperare che sia un buon uomo e che Dio gli dia la possibilità di
emendarsi da queste gravissime e intuizioni (questo a caldo elabora un
cristiano).
Mi sa che questo può anche essere denunciato. Bisognerebbe sentire un
avvocato. Perchè se un ateo si sente offeso, denuncia, ma se si offende un
Cristiano va tutto bene?!? Ho letto meglio ma questo è un pazzo. Fatelo
presidente. Meglio di questo non esiste è il vostro paladino. Comprate
pure il libro così sai quanto lo fate contento.
Allora anche gli islamici gli ebrei i buddisti sono fuori di testa che
riconoscono Gesù come uomo anche profeta, ma non come figlio di Dio.
Non credo che la Chiesa risponderà ad un esaltato che cerca solo fama e
denaro e forse li ha trovati, nell'ottusità generale uno in più uno in
meno, che tristezza questo. Chissà dove compra la roba ?
Sarà un altro di quelli col Mercedes da 100 mila euro, quando nel mondo
c'è gente che non ha da mangiare e muore.
Curioso, a me vengono in mente il crocifisso d'oro che portava sempre GP
II, i vari anelli vescovili, i lussuosi vestiti cardinalizi, gli svariati
paramenti sacri, i preziosi, gli arredi, le opere d'arte di valore
pressochè incalcolabile custodite nelle stanze vaticane e in tutte le
diverse chiese e cattedrali nel mondo; e potrei continuare ancora.....
Post by truc&truc
Si VERGOGNI chi non ha la coscienza a posto, anch'io sono scritto su quel
libro. La coscienza, quella coscienza che c'è in ognuno di noi quella
viene da Dio, ma non si vede e quindi non vale, bene chiedo scusa, il cibo
non si vede per quei poveri e muoiono senza pietà.
--
Penso proprio che i primi che dovrebbero vergognarsi dovrebbero essere
proprio i tuoi amici prelati perchè, a cominciare da GP II prima e
Ratzinga adesso, certamente nessuno di loro la coscienza a posto ce
l'hanno !!!
Ciao
--
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto
nero che non c'è, un teologo è l'uomo che riesce a trovare quel gatto" -
Bertrand Russell

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
mistone
2005-05-02 14:05:39 UTC
Permalink
Post by Franco Santin
anche se, per
escluderlo dalla storia, sarebbe più che sufficiente il solo fatto
chenessun documento contemporaneo parla di lui

Questa è incomprensibile! E cmq anche non volendo credere nel senso
stretto della fede, nei miracoli e nei segni, alcuni dei quali uomo e
scienza ancora non spiega tutt'ora, basti considerare che gran parte del
pensiero "occidentale" si basa sul cristianesimo. Ed oggi, in pieno
fermmento globale, ancor si diffondono nel mondo elementi di quello
stampo.
Ma la cosa più belle di queste pseudo-rivisitazioni storiche, è che
cercando di formulare un attendibile quadro storico dal punto di vista
razionale e scientifico (divertente è poi che qran parte di esse partono
dal presupposto che i vangeli e testi sacri siano tutte una massa di
baggianate manipolate: unico fondamento certo su cui sembrano
poggiarsi!) tendono a commettere lo stesso errore di una mancata
"chiarezza certà" (e questa non tutti e non sempre la vediamo) che poi
criticano nei confronti dei testi sacri: "ipotizzando" che Nazareth non
sia esistitia; "ipotizzando" che la sinagoga di Cafarnao, edificio di
2000 e rotti anni fa, non sia esistita; "ipotizzando" scambi di persona
e/o di nomi (sfarneticando soprattutto sul significato degli stessi o
addirittura sui nomignoli e soprannomi che li venivano dati,
connotazione che popteva assumere praticamente nella maggior parte delle
persone il cognome attuale: ma 2000 anni fa);
"ipotizzando" che Giuda il Galileo sia poi lo stesso Gesù, anche se poi
Giuseppe Flavio descrive le due persone in maniera differente: poi c'è
chi ha detto che Giuseppe Flavio sia stato manipolato, molti dei quali
hanno passato la loro vita a spiegarsi che Gesù non sia esistito
(partendo nautalemente dal presupposto che i testi sono tutti
manipolati!), e chi invece sostiene il contrario. Ma pu senza
considerare le "ipotetiche" parole di Flavio, anche negli Atti si parla
di Giuda Il Galileo: ora, da un punto di vista strettamente
mentale-intellettivo ed umano, mi chiedo perchè un "cristiano" (ma il
discorso è applicabile dalla politica alla religione), fervente e
spassionato come Luca, debba parlare di Giuda Il Galileo come una terza
persona, considerandolo come una ribelle allo sbando! Quanto meno, se
Gesù fosse stato Giuda, avrebbe cambiato almeno nome, o lo avrebbe
descritto con parole più autorevoli e commiserevoli, o non ne avrebbe
parlato proprio, oppure l'avrebbe chiamato Giuda il Nazareno, o ,ancora,
avrebbero gà dall'epoca denominato Giuda il Galileo il "Cristo": e
questo è un ragionamento che anche nellla chiesa primordiale può essere
applicato (ed ancora oggi in un'infinità di contesti anche
extra-religiosi!), in più c'è da dire che la testimonianza di Luca va
considerata anche perchè testimonianza diretta di persone che, anche se
anziane all'epoca, avevano assistito in prima persona alle vicende di
Gesù, compresi fratelli, familiari e discepoli: ma essendo tutta una
baggianata manipolata per secoli allora sono in torto!
Post by Franco Santin
[...] Ogni
intromissione di terzi appartenenti al mondo laico, per quanto dotti e
credenti possano dimostrarsi, sarà resp
AHAHAHAHAHAHAH.....questa è bella!!
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Leri
2005-05-02 22:22:52 UTC
Permalink
Post by mistone
Questa è incomprensibile! E cmq anche non volendo credere nel senso
stretto della fede, nei miracoli e nei segni, alcuni dei quali uomo e
scienza ancora non spiega tutt'ora, basti considerare che gran parte del
pensiero "occidentale" si basa sul cristianesimo. Ed oggi, in pieno
fermmento globale, ancor si diffondono nel mondo elementi di quello
stampo.
Sfortunatamente.
Post by mistone
Ma la cosa più belle di queste pseudo-rivisitazioni storiche,
Se ti corrobora nella tua apodittica, dillo pure. Una pseudo-rivisitazione
storica di una pseudo-storia, è più storia di quell'ultima.

è che
Post by mistone
cercando di formulare un attendibile quadro storico dal punto di vista
razionale e scientifico
Il che coincide appunto con la metodologia storiografica. Che non è certo il
metodo antropologico per la mitografia grimmiana..........

(divertente è poi che qran parte di esse partono
Post by mistone
dal presupposto che i vangeli e testi sacri siano tutte una massa di
baggianate manipolate: unico fondamento certo su cui sembrano
poggiarsi!)
Mi pare d'aver letto da qualche parte frasi del genere: ah si, sono le
fesserie di Cammilleri, Messori ed altri personaggi ameni
analoghi...........

tendono a commettere lo stesso errore di una mancata
Post by mistone
"chiarezza certà" (e questa non tutti e non sempre la vediamo) che poi
criticano nei confronti dei testi sacri: "ipotizzando" che Nazareth non
sia esistitia;
Ma no: togli quell'ipotizzando. Nazareth non è mai esistita fino al III
secolo, quantomeno. Ancora al tempo di Tiberio, era un semplice villaggio;
anzi, un cimitero.

"ipotizzando" che la sinagoga di Cafarnao, edificio di
Post by mistone
2000 e rotti anni fa, non sia esistita;
Questo proprio non fa alcun testo.

"ipotizzando" scambi di persona
Post by mistone
e/o di nomi (sfarneticando soprattutto sul significato degli stessi o
addirittura sui nomignoli e soprannomi che li venivano dati,
connotazione che popteva assumere praticamente nella maggior parte delle
persone il cognome attuale: ma 2000 anni fa);
Guarda: già il constatare dei copiosi errori di battitura la dice lunga
sulla frenesia che ti attanaglia. Ma non vorrei sembrare di sottolineare
dettagli collaterali.

Più in concreto; le "ipotesi" di cui parli, qualora rapportate a metodologie
di confronto storiografiche incrociate, fanno cadere dei macigni grossi come
le tue sinagoghe sulla credibilità di certi scritti di natura "divina".
Post by mistone
"ipotizzando" che Giuda il Galileo sia poi lo stesso Gesù, anche se poi
E chi avrebbe mai detto che Giuda il Galileo sia Gesù?

poi c'è
Post by mistone
chi ha detto che Giuseppe Flavio sia stato manipolato,
Ed in effetti così è: a parte che tutte le copie del libro risalgano al 1000
dc, il Testimonium Flavianum è stato riconosciuto come una delle più penose
interpolazioni della storia, e non certo da quattro gatti. Parla da sè il
fatto che fino all'epoca di Eusebio, il maggior falsario della
"storiografia" cristiana, quel passo non è citato da nessun apologista nelle
polemiche sulla storicità di Gesù, che già allora fioccavano.

e chi invece sostiene il contrario. Ma pu senza
Post by mistone
considerare le "ipotetiche" parole di Flavio, anche negli Atti si parla
Negli Atti si parla anche di personaggi sconvenienti come Berenice; questo
non significa che chi scrisse gli Atti non abbia miscelato realtà storica a
fiction, proprio per farli apparire più credibili alla gente del loro tempo.

ora, da un punto di vista strettamente
Post by mistone
mentale-intellettivo ed umano, mi chiedo perchè un "cristiano" (ma il
discorso è applicabile dalla politica alla religione), fervente e
spassionato come Luca, debba parlare di Giuda Il Galileo come una terza
persona, considerandolo come una ribelle allo sbando!
Perchè così lo descrive Flavio; col quale proprio Luca condivide moltissime
analogie stilistiche e tanto altro.

(snip crap)

in più c'è da dire che la testimonianza di Luca va
Post by mistone
considerata anche perchè testimonianza diretta di persone che, anche se
anziane all'epoca, avevano assistito in prima persona alle vicende di
Spiacente, ma **nessuno** (e dico NESSUNO) degli "evangelisti" era un
testimone oculare. Anzi, i cosiddetti padri apostolici dicevano che avessero
raccolto fonti di terza mano, addirittura "per sentito dire".
mistone
2005-05-05 14:25:47 UTC
Permalink
Post by Leri
Sfortunatamente.
Dipende dai punti di vista e dai contesti: a volte può essere una
sfortuna, altre può essere una manna. E cmq la mia nn era una difesa al
pensiero occidentale, era un modo per far capire che volenti o nolenti,
ma Gesù, sotto "un'infinità" di aspetti diversi, esiste tutt'ora!
Post by Leri
Se ti corrobora nella tua apodittica, dillo pure. Una pseudo-rivisitazione
storica di una pseudo-storia, è più storia di quell'ultima.
Il che coincide appunto con la metodologia storiografica. Che non è certo il
metodo antropologico per la mitografia grimmiana..........
Mi pare d'aver letto da qualche parte frasi del genere: ah si, sono le
fesserie di Cammilleri, Messori ed altri personaggi ameni
analoghi...........
E' così! Perchè ogni volta che si trovano riscontranze di nomi, di
luoghi, o di vicende, in testi scritti dai cristiani (lettere, vangeli
ed
atti), in anni, posti e da persone diverse, viene chiuso il tutto con la
lapalissiana frase: "la chiesa ha modificato per secoli il tutto!".
Post by Leri
Ma no: togli quell'ipotizzando. Nazareth non è mai esistita fino al III
secolo, quantomeno. Ancora al tempo di Tiberio, era un semplice villaggio;
anzi, un cimitero.
Credi che, apparte nelle attuali cartografie satellitari, le mappe del
secolo scorso ('900), anche le più dettagliate, contengano indicazioni
su tutte le frazioni di comuni, magari anche di poche centinaia di
abitanti?
Post by Leri
Più in concreto; le "ipotesi" di cui parli, qualora rapportate a metodologie
di confronto storiografiche incrociate, fanno cadere dei macigni grossi come
le tue sinagoghe sulla credibilità di certi scritti di natura "divina".
Al contrario, perchè nei testi biblici oltre che molti nomi, vi sono una
serie di eventi e luoghi dettagliatamente citati e convergenti in tutti
i testi. Sicuramente qualcuno di essi sarà simbolico, ma molti altri
sono storicamente (ma anche per logica!) veri.
Post by Leri
E chi avrebbe mai detto che Giuda il Galileo sia Gesù?
Eheheh....mi sono un'attimo incasinato!!
Cmq Giuda o il figlio Giovanni il concetto non cambia! Sono sempre una
serie di supposizioni basate su nomignoli, soprannomi e omonimie.
Post by Leri
Ed in effetti così è: a parte che tutte le copie del libro risalgano al 1000
dc, il Testimonium Flavianum è stato riconosciuto come una delle più penose
interpolazioni della storia, e non certo da quattro gatti. Parla da sè il
fatto che fino all'epoca di Eusebio, il maggior falsario della
"storiografia" cristiana, quel passo non è citato da nessun apologista nelle
polemiche sulla storicità di Gesù, che già allora fioccavano.
Su Giuseppe Flavio: tra i "quattro gatti" vi sono persone che hanno
passato più tempo a spiegare che Gesù non sia esistito, che non a
difendere l'autenticità dei testi di Flavio stesso. E cmq a tutt'ora c'è
chi sostiene (supportato da studi) il contrario.
Su Eusebio: penso che qualche manomissione l'abbia probabilmente
attuata, specie nella lettura interpretativa dei testi, ma non tali da
elidere o manomettere i significati (alcuni storici, altri retorici):
perchè le correnti di pensiero all'interno della chiesa cristiana
v'erano già allora, quindi scoinvolgere la "Verità" sarebbe stato
approvato da alcuni, ma rifiutato da altri.
Post by Leri
Negli Atti si parla anche di personaggi sconvenienti come Berenice; questo
non significa che chi scrisse gli Atti non abbia miscelato realtà storica a
fiction, proprio per farli apparire più credibili alla gente del loro tempo.
Questa è una tua opinione.
Post by Leri
Perchè così lo descrive Flavio; col quale proprio Luca condivide moltissime
analogie stilistiche e tanto altro.
Perchè Luca era solito leggere Giuseppe Flavio?!?!?!?!?!?!?!?!
Cmq ti ripeto, il mio era un ragionamento basato sul "mito" e la
"logica": perchè Luca, e il cristiano in genere, doveva, inventarsi un
personaggio ex-nuovo e non utilizzare già dall'inizio la figura del
figlio di Giuda il Galileo? Paralndo poi dello stesso Giuda il Galileo
come un ribelle allo sbando? Era sempre il padre del messia......
Post by Leri
Spiacente, ma **nessuno** (e dico NESSUNO) degli "evangelisti" era un
testimone oculare. Anzi, i cosiddetti padri apostolici dicevano che avessero
raccolto fonti di terza mano, addirittura "per sentito dire".
Apparte Giovanni (il quale non di suo pugno, ma grazie ai suoi apostoli
lasciò su pergamenena la sua testimonianza, anzi c'è tra gli storici chi
addirittura sostiene che il suo vangelo sia scritto direttamente da lui
in età avanzata), ma non dimentichiamoci che Luca, quando
scrisse, prese tesimonianza non solo da Paolo (Saulo per molti!), ma
anche dagli "anziani", che all'epoca coincidevano con gli ultimi parenti
e discepoli di Gesù ancora in vita: come un nonno d'oggi che racconta ai
nipoti della guerra.....
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
mistone
2005-05-05 14:26:56 UTC
Permalink
P.S.
Ma come è potuto accadere che gli evangelisti siano caduti >in una simile
incoerenza? La risposta è semplice: il capitolo >riguardante la nascita di
Gesù, nel quale viene dichiarata Nazaret come patria di >Gesù, fu aggiunto
in Matteo e in Marco quando i vangeli erano già stati >scritti e pubblicati,
cioè nel IV secolo allorché i Padri della Chiesa
Luigi Cascioli
Ecco spiegato il tutto!!!
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Leri
2005-05-08 10:47:11 UTC
Permalink
Post by mistone
Dipende dai punti di vista e dai contesti: a volte può essere una
sfortuna, altre può essere una manna. E cmq la mia nn era una difesa al
pensiero occidentale, era un modo per far capire che volenti o nolenti,
ma Gesù, sotto "un'infinità" di aspetti diversi, esiste tutt'ora!
Non prenderla personalmente; se dici cose del genere, ti serve qualche buona
seduta psichiatrica.
Post by mistone
E' così! Perchè ogni volta che si trovano riscontranze di nomi, di
luoghi, o di vicende, in testi scritti dai cristiani (lettere, vangeli
ed
atti), in anni, posti e da persone diverse, viene chiuso il tutto con la
lapalissiana frase: "la chiesa ha modificato per secoli il tutto!".
E io ti ripeto; il fatto che in un romanzo o in un mito si citino luoghi e
personaggi storici, non ne fa un testo storiografico. E a parte questo, di
modifiche ai vangeli (ed alla Bibbia) ne sono state apportate a iosa in due
millenni.
Post by mistone
Credi che, apparte nelle attuali cartografie satellitari, le mappe del
secolo scorso ('900), anche le più dettagliate, contengano indicazioni
su tutte le frazioni di comuni, magari anche di poche centinaia di
abitanti?
Bethlem è analoga a Nazareth, quanto a dimensioni; eppure, essa è storica,
esisteva da prima di Nazareth. Anzi, dalle dimensioni decantate da Matteo,
queste non coincidono con la Nazareth poi "ritrovata".
Post by mistone
Al contrario, perchè nei testi biblici oltre che molti nomi, vi sono una
serie di eventi e luoghi dettagliatamente citati e convergenti in tutti
i testi. Sicuramente qualcuno di essi sarà simbolico, ma molti altri
sono storicamente (ma anche per logica!) veri.
Questo non implica che tutto il resto sia vero. Vedi sopra.
Post by mistone
Su Giuseppe Flavio: tra i "quattro gatti" vi sono persone che hanno
passato più tempo a spiegare che Gesù non sia esistito, che non a
difendere l'autenticità dei testi di Flavio stesso. E cmq a tutt'ora c'è
chi sostiene (supportato da studi) il contrario.
Tutto e il contrario di tutto non dimostrano nulla; a meno che solo queste
non siano pure supposizioni, quando conviene.
Post by mistone
Su Eusebio: penso che qualche manomissione l'abbia probabilmente
attuata, specie nella lettura interpretativa dei testi,
__Anche__ dal punto di vista storiografico e cronografico, oltrechè di
"etica della menzogna", __da lui stesso avallata ad aperte parole__.

ma non tali da
Post by mistone
perchè le correnti di pensiero all'interno della chiesa cristiana
v'erano già allora, quindi scoinvolgere la "Verità" sarebbe stato
approvato da alcuni, ma rifiutato da altri.
Non se questa "verità" era appunto monopolizzata.
Post by mistone
Questa è una tua opinione.
Vedi sopra.
Post by mistone
Perchè Luca era solito leggere Giuseppe Flavio?!?!?!?!?!?!?!?!
Informati meglio sulle analogie stilistiche, "storiche" e strutturali in
questione.
Post by mistone
Cmq ti ripeto, il mio era un ragionamento basato sul "mito" e la
"logica": perchè Luca, e il cristiano in genere, doveva, inventarsi un
personaggio ex-nuovo e non utilizzare già dall'inizio la figura del
figlio di Giuda il Galileo? Paralndo poi dello stesso Giuda il Galileo
come un ribelle allo sbando? Era sempre il padre del messia......
Obiezione banale e fine a sè stessa. Puoi attribuire paternità terrena, e
per giunta ad uno zelota, la nascita di un "essere sovrannaturale"? E'
necessario che ti faccia questi appunti di continuo, o ci arrivi da solo?
Post by mistone
Apparte Giovanni (il quale non di suo pugno, ma grazie ai suoi apostoli
lasciò su pergamenena la sua testimonianza, anzi c'è tra gli storici chi
addirittura sostiene che il suo vangelo sia scritto direttamente da lui
in età avanzata),
Quindi, questo Giovanni non sa nemmeno dove sia situata la sua città natale,
tra l'altro. E non sa tante altre cose, oltre a discordare su tanti altri
dettagli dai "sinottici".

ma non dimentichiamoci che Luca, quando
Post by mistone
scrisse, prese tesimonianza non solo da Paolo (Saulo per molti!), ma
anche dagli "anziani", che all'epoca coincidevano con gli ultimi parenti
e discepoli di Gesù ancora in vita: come un nonno d'oggi che racconta ai
nipoti della guerra.....
Non fa testo, non prova alcunchè. L'obiezione è che non fossero affatto
testimoni oculari; non hai fatto altro che corroborarla.
mistone
2005-05-09 12:48:02 UTC
Permalink
Non prenderla personalmente; se dici cose del genere, ti >serve qualche buona
seduta psichiatrica.
Ma non me la prendo proprio. Potrei dire la stessa cosa di te. Ma
nemmeno la penso: non sono mai stato avvezzo alla psicanalisi! Vacci tu
se tanto ti piaccion i testi e la filosofia freudiana.....la tua "mente"
d'altronde sembra ben conformata a quella tipologia di pensiero...e se
ti manca un po di umanità (per quel che leggo ne son quasi sicuro!),
quella la puoi trovare col transfert che si instaurerà col tuo analista!
E io ti ripeto; il fatto che in un romanzo o in un mito si >citino luoghi e
personaggi storici, non ne fa un testo storiografico. E a >parte questo, di
modifiche ai vangeli (ed alla Bibbia) ne sono state >apportate a iosa in due
millenni.
Beh, allora dobbiamo "studiare" solo ciò che vediamo???
Bethlem è analoga a Nazareth, quanto a dimensioni; eppure, >essa è storica,
esisteva da prima di Nazareth. Anzi, dalle dimensioni >decantate da Matteo,
queste non coincidono con la Nazareth poi "ritrovata".
Perchè hai vissuto 2000 anni fa per averne la certezza.
Molti numeri nei Testi sono simbolici.
Questo non implica che tutto il resto sia vero. Vedi sopra.
Vedi sopra anche tu.
Tutto e il contrario di tutto non dimostrano nulla; a meno >che solo queste
non siano pure supposizioni, quando conviene.
Non dimostra nulla nemmeno chi dice che Flavio non abbia mai parlato di
Gesù.
E comumnque le supposizioni sono solo di chi cerca di impapocchiore due
o tre storielle (basate appunto su supposizioni, nomignoli omonimìe e
soprannomi) pur di darsi una ragione.
__Anche__ dal punto di vista storiografico e cronografico, >oltrechè di
"etica della menzogna", __da lui stesso avallata ad aperte >parole__.
Non se questa "verità" era appunto monopolizzata.
Ma se già allora c'erano correnti di pensiero diverso. Le prime
scissioni infatti avvenero poco dopo.
Poi è logico che secondo la teoria della manipolazione è tutto un falso!
Informati meglio sulle analogie stilistiche, "storiche" e >strutturali in
questione.
Forse che all'epoca, essendo più o meno della stessa estrazione sociale
e culturale, si scriveva così?!?! La storia poi era quella.....tutta
manipolata per secoli però!.......eheheheheh!!
Obiezione banale e fine a sè stessa. Puoi attribuire >paternità terrena, e
per giunta ad uno zelota, la nascita di un "essere >sovrannaturale"?
AHAHAHAH...praticamente il fondamento di tutte le religoni: da Buddha a
Cristo. E cmq che era zelota lo dice Cascioli!
Apparte per il termine "sovrannaturale", che già in se delinea i tratti
caratteristici d'una "tipica" sovrastruttura logica mentale.....
E'
necessario che ti faccia questi appunti di continuo, o ci >arrivi da solo?
E se fossero banali le tue di affermazioni? E cmq questa frase non
c'entra niente con quello che ho scritto:
perchè Luca, e il cristiano in genere, doveva, inventarsi un personaggio
ex-nuovo e non utilizzare già dall'inizio la figura del figlio di Giuda
il Galileo? Parlando poi dello stesso Giuda il Galileo come un ribelle
allo sbando? Era sempre il padre del messia......
Che era
Quindi, questo Giovanni non sa nemmeno dove sia situata la >sua città natale,
tra l'altro. E non sa tante altre cose, oltre a discordare >su tanti altri
dettagli dai "sinottici".
???????????????????
Non fa testo, non prova alcunchè. L'obiezione è che non >fossero affatto
testimoni oculari; non hai fatto altro che corroborarla.
Perchè tu fai testo e provi qlcs?
E cmq i quattro vangeli sono stati scritti quando gran parte dei parenti
e apostoli erano ancora vivi. Giovanni compreso.




E cmq tutta la tua "filosofia" puzza un po di

troll!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Basti vedere su it.cultura.filosofia
E poi se quoti e crossposti in mille parti diverse che valore vuoi che
abbiano le tue risposte?
30 secondi in scrittura!!!
10 in lettura!!!
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Loading...