Post by SamPost by U***@ukar.euSoldi no, ma uno zaffiro magari....
Ciao
Ukar
Ma secondo te è inopportuno che qualcuno racconti ai giovani che è giusto
pensare al prossimo,che bisogna fare del bene,che gli uomini sono tutti
uguali,che esiste il perdono,che gli ammalati ed i deboli vanno aiutati,i
genitori rispettati ed accuditi ecc.ecc.ecc.? :)
Chiedo eh :)
Ciao
Il predicare quello che si ritiene essere "bene", come alcune delle
azioni da te citate, è quasi sempre opportuno o, quanto meno, nella
maggioranza dei casi male non fa.
E' altrettanto opportuno però che uno pretenda, da chi predica "bene",
quantomeno un'altrettanta "bontà" di comportamenti oggettivi e piena
ed incondizionata messa in pratica di ciò che viene predicato.
Nel caso specifico, la Chiesa cattolica, tale coerenza, nella suddetta
istituzione latita abbondantemente.
Pertanto predicano, ipocritamente, quello che non mettono in pratica.
Sono, come istituzione, l'esempio lampante della veridicità del famoso
detto:
"fate quel che io dico, non quel che io faccio".
Inoltre è del tutto superfluo e perfino controproducente legare il
"bene" alla volontà di un Dio, quando poi chi questa bestialità
afferma non è nemmeno in grado di spiegare, in modo inequivocabile ed
indiscutibile, l'esistenza del "male" in contrapposizione.
Se un Dio esistesse, avrebbe già licenziato questi suoi rappresentanti
del tutto ridicolmente inadeguati.
Il legare poi i comportamenti umani da te citati alla volontà divina
rende "assoluti" dei valori che, viceversa, sono, come tutti i valori,
relativi al momento storico ed all'ambito in cui si esplicano.
E' giusto "pensare al prossimo" se il prossimo si da da fare e
"merita" quindi le altrui attenzioni, cosa che i parassiti viceversa
non meritano.
"Bisogna fare del bene": bella affermazione, ma prima bisognerebbe
definire ( e non occorre un Dio e meno che meno i suoi rapprsentanti
per farlo) cosa sia "bene" e cosa non lo sia.
IL"bisogna fare", inteso come l'anglosassome "must", è pericoloso e
fa orripilare qualsiasi individuo che sia, anche solo un po', libero e
liberale.
Le peggiori infamità nella storia umana sono venute proprio
dall'azione di chi sentiva il bisogno di "fare del bene".
Così l'Inquisizione ha arrostito un po' di persone, le Crociate ne
hanno scannate altrettante, il nazionalsocialista Hitler ed il
socialcomunista Stalin hanno sterminato un'altro bel po' di persone,
tutto naturalmente per "il bene" di qualcuno o qualcosa: la retta
fede, la razza, il paradiso in terra comunista.
"Gli uomini sono tutti uguali": quante infamità furono compiute e,
temo, lo saranno ancora in futuro, da chi fec e sua
quest'affermazione.
Gli uomini, intesi non come specie, ma come individui, NON sono
affatto tutti uguali, per fortuna.
Sono semplicemente, come individui, diversi (non superiri od
inferiori, che sono soggettivi giudizi di valore, m a semplicemnente
diversi, a scanso di equivoci).
I manipolatori di masse, coloro i quali hanno sempre auspicato masse
amorfe e "greggi" da giudare e dominare, hanno propalato questa
castroneria dell'uguaglianza a prescindere.
Il "perdono" è una decisione individuale e spetta a chi è stato leso
perdonare chi lo ha danneggiato.
Non spetta di certo ad altre organizzazioni, quali la Chiesa
cattolica, mettere in atto, vedi la "Confessione", un Opificio per il
perdono di massa.
Gli ammalati ed i deboli vanno aiutati , se loro vogliono essere
aiutati.
Non debbono forzosamente, come la Chiesa cattolica predica ed impone
tramite il braccio secolare, essre "condannati a vita" solo perché si
vuole far credere che la vita sia un bene nell'indisponibilità
dell'uomo.
I genitori vanno rispettati ed accuditi solo se meritano tale
rispetto.
Il figlio di un alcolizzato violento, la figlia di un padre incestuoso
e pedofilo dovrebbe "onorare il padre e la madre"?
I figli dell'omicida di Sarah ad Avetrano dovrebbero onorare e
rispettare il loro padre?
Caro amico Sam, tutti quelli che tu hai citato come valori positivi e
dei quali la Chiesa si è appropriata, scippandoli alle religioni
religioni ed alle culture civili i, possono anche essere valori
opportuni ed utili, ma sempre e solamente come valori "RELATIVI" , mai
come valori assoluti come le varie religioni pretendono di imporre.
La bestia nera di Benedetto XVI è il "relativismo", ovvero il
sottrarsi, razionalmente e ragionevolmente, all'imposizione di "valori
e regole" trascendenti, togliendo quindi potere ed autorità a chi tali
valori dice di rappresentare in esclusiva.
Un detto partenopeo, che peraltro non condivido, dice che "comandare
è meglio che fottere".
IL vecchio che siede a Roma ed i suoi acooliti non fottono (almeno in
senso fisico), quindi si inebriano dell'orgastico piacere del
"comandare".
I relativisti (se già non ci fossero bisognerebbe inventarli) fanno
loro: "marameo!"
Ciao amico Sam
Ukar
"The Roses are red, the pickles are green,
I love female legs and what's in between"