Post by TRXPost by SurakMa come notava giustamente la teologa Zarri nell'articolo che hai riportato,
la grammatica dice che "dio" è nome comune: sono solo i monoteisti, in base
alla loro fede nella sua unicità, a farne un nome proprio, e la fede dei
monoteisti non è un vincolo grammaticale;
Non e' esatto.
Come puoi verificare anche on line o in un altro mio messaggio dove ho
riportato il testo del Garzanti, la parola italiana "dio" ha piu'
significati.
OK. Avrei dovuto specificare "originariamente" comune, ma il fatto che vi
siano più significati era già implicito quando dico che i monoteisti hanno
introdotto l'uso come nome proprio (quindi con un ulteriore significato). Mi
sembrava chiaro.
Post by TRXIn due di questi significati, ovvero quando si fa
riferimento al Dio cristiano o al Dio come ente supremo si usa la
maiuscola. Negli altri significati si usa la minuscola.
Non e' una questione di fede ma di lingua.
C'è il termine di base "dio" come nome comune - di base sia nel senso di più
ampio, sia nel senso di originario -, e c'è poi il termine derivato e più
ristretto "Dio" inteso come nome proprio (uso che oggi, nella nostra
società, è molto diffuso). Ora, che cos'è che fa la differenza tra l'uno e
l'altro significato, cioè che fa passare dal significato di base (comune) al
nome proprio? E' la fede monoteista (def. 1 del Garzanti, che inizia appunto
"nelle religioni monoteiste"; che è anche quanto diceva la Zarri), o alcune
concezioni filosofiche (def. 2): senza uno di questi elementi (che
aggiungono al concetto base di "dio" quella caratteristica dell'unicità che
fonda l'utilizzo del nome proprio), non ci si sarebbe mossi dal semplice
nome comune per farne un nome proprio.
Ora, visto che ci sono questi due significati, e visto che quello di nome
proprio è segnato dalla fede monoteista, la grammatica - che NON è vincolata
dal monoteismo - ti consente di usare il termine di base, quello comune,
indicando il nome proprio derivato "Dio" attraverso una perifrasi in cui
compare il nome comune originario "dio": ad esempio - come sotto ti dicevo -
"il dio Yahweh" oppure "il dio dei cristiani", espressioni in cui il termine
"dio" compare come un nome comune a cui si aggiungono le specificazioni (a
onor del vero io direi anche "il dio cristiano", visto che come espressione
mi sembra equivalente, comunque, se il Garzanti dice che è diverso mi
adeguo...). Quello che non puoi fare, ciò che ti è vietato dalla
grammatica - come ti dicevo sotto - è invece soltanto prendere "Dio" nel
significato di nome proprio e scriverlo con la minuscola come un nome comune
(nell'esempio che ti facevo: "dio [nome proprio che sostituisce Yahweh] è
stato ingiusto verso l'esercito egiziano"). La grammatica ti dice che SE
vuoi usare "Dio" come nome proprio, ALLORA lo devi scrivere con la
maiuscola; ma non ti dice affatto che DEVI usare per forza questo nome
proprio, in quanto puoi usare il nome proprio originario della divinità in
questione (Yahweh) oppure una perifrasi dove compaia come nome comune con le
opportune specificazioni (il dio dei cristiani). L'importante è, come ti
dicevo nell'esempio, che uno non si contraddica prendendolo prima come nome
proprio e scrivendolo poi come nome comune.
Post by TRXPost by Surakliberi loro di attribuirgli il
significato di un nome proprio - solo in base alla loro fede nella sua
unicità -, ma tanto più liberi gli altri di attenersi alla semplice
grammatica e prenderlo per quel che è, nome comune.
Se uno vuole attenersi alla grammatica, vi si attenga.
Se uno vuole violare la grammatica, lo fa e spiega il motivo della sua
"licenza ideologica", basta pero' non presentare la grammatica per
quello che non e'.
Come sopra. La grammatica ti dice che nell'uso corrente ci sono questi
significati, ma non ti obbliga a usarne uno, visto che quello di nome
proprio può essere reso attraverso perifrasi con quello comune. Per
attenerti alla grammatica, basta che non usi sintatticamente il nome proprio
come nome comune.
Post by TRXPost by SurakLa violazione delle regole grammaticali motivata dal disprezzo (e come tale
certo non condivisibile) di cui si parla nel secondo articolo da te
riportato si avrebbe nel caso in cui si scrivesse un nome proprio con la
minuscola: nel caso cioè uno scrivesse con intenzioni di disprezzo "apollo",
"satana" o "yahweh"
No, no. La si ha quando si usa il termine con la minuscola in un
significato che richiede la maiuscola.
http://www.garzantilinguistica.it/digita/parola.html?sinonimi=0&exact=true&p
arola=21930
E io che ti ho detto?? ***Nel caso in cui si scrivesse un nome proprio con
la minuscola***, dove il nome proprio è ciò che richiede la maiuscola... E
dove il nome proprio può anche essere "Dio" nel senso monoteistico, come ti
specificavo nella frase appena qui sotto, dove dico che "dio" con la
Post by TRXPost by Surakdicendo ad esempio "dio
[riferito come nome proprio a Yahweh] si è comportato ingiustamente nei
confronti dell'esercito egiziano"; in questo caso, lo scrivente sarebbe in
contraddizione con la grammatica. Ma se uno si limita a dire "il dio [nome
comune] cristiano [specificazione] è Yahweh [nome proprio]", oppure "non
credo che esista alcun dio [nome comune]", la grammatica è perfettamente
rispettata.
- "il Dio cristiano" e mette la maiuscola
- "uomo senza dio" e mette la minuscola
- "Allah e' il dio dei musulmani" e mette la minuscola.
Quindi dire "il Dio cristiano e' Yahweh" richiederebbe la maiuscola
mentre dire "il dio dei cristiani e' Yahweh" richiederebbe la minuscola.
Qui si tratta davvero di sottigliezze linguistiche e non mi
scandalizzerei se la persona media, come sono io, potrebbe sbagliarsi.
OK. In effetti la distinzione fra "cristiano" e "dei cristiani" pare
decisamente troppo artificiosa (visto che "cristiano" può anche significare
semplicemente "dei cristiani"), ma mi adeguo finché non avrò sentito altre
fonti. Se come esempio di uso della minuscola il Garzanti porta comunque "il
dio dei cristiani", mi sembra renda bene quanto dicevo sulla perifrasi che
può sostituire il nome proprio ricorrendo a quello originario comune, nel
pieno rispetto della grammatica... Quello che mi pareva di aver capito
invece da quanto hai scritto - ma molto probabilmente mi sbaglio - è che
invece secondo te la grammatica assegnerebbe una sorta di "superiorità
ontologica" al dio delle religioni monoteiste, che in quanto tale andrebbe
indicato con la maiuscola. Nulla di tutto questo: la grammatica ti dice
soltanto che i nomi propri vanno scritti con la maiuscola in quanto nomi
propri, e il vocabolario ti dice poi che i monoteisti hanno introdotto l'uso
di "Dio" come nome proprio per indicare la loro particolare divinità; ne
segue, semplicemente, che SE vuoi adottare quest'uso dei monoteisti e usare
quindi "Dio" come nome proprio, allora lo devi scrivere con la maiuscola;
altrimenti, se ti attieni al significato originario, per indicare la
divinità in questione usi il temine comune con una di queste perifrasi.
Esempio banalissimo ma molto chiaro. Il mio vicino ha un gatto che di primo
nome si chiama Felix e di secondo nome Gatto. Stando alla grammatica, io
posso dire "Gatto mi ha mangiato i gerani", ma posso anche dire "Felix mi ha
mangiato i gerani", oppure "Il gatto del mio vicino mi ha mangiato i
gerani", o ancora "Il gatto Felix mi ha mangiato i gerani", o ancora "Il
gatto Gatto mi ha mangiato i gerani"; non sarebbe invece corretto "gatto mi
ha mangiato i gerani", o "il Gatto del mio vicino mi ha mangiato i gerani".
Cambia ora "gatto" con "dio", "Felix" con "Yahweh" e "il mio vicino" con "i
cristiani", e otterrai tutte le combinazioni di maiuscole e minuscole
grammaticalmente corrette per il nome "dio" ("il dio dei cristiani", "il dio
Yahweh", "il dio Dio" ecc.)
Saluti teologico-felini,
Surak