Banca Centrale Mondiale
2012-08-29 11:22:17 UTC
Lateismo è quella concezione del mondo che nega lesistenza di Dio. In
particolare lateismo tradizionale sostiene che mai ci fu e mai ci sarà un
Dio. Questa posizione, però, è giustificabile razionalmente? In realtà
no: essa sottintende sempre pregiudizi non razionali, giustificazioni che
tradiscono lostinata e vana volontà umana di sottrarsi allautorità
ultima di Dio, ad un ordinamento superiore ed alle responsabilità che
questo comporta.
Lateismo afferma categoricamente che non esiste alcun Dio. Lateo, però,
può davvero essere certo di questa sua affermazione? Di fatto per essere
certi che un Dio non esista questo esigerebbe la perfetta conoscenza di
ogni cosa (lonniscienza). Per conseguire questa conoscenza bisognerebbe
avere simultaneamente accesso ad ogni parte delluniverso e in ogni
dimensione della realtà (onnipresenza). Quindi, per un ateo, per essere
certo di questa sua affermazione, sarebbe necessario possedere
caratteristiche divine. Ovviamente la limitata natura dellessere umano le
preclude queste speciali capacità. Laffermazione dogmatica dellateo è
quindi chiaramente ingiustificabile. Lateo cerca di provare una negazione
universale. In termini di logica, questa è chiamata una fallacia logica.
La concezione atea del mondo è inadeguata anche per molte altre ragioni.
In primo luogo lateismo non può spiegare adeguatamente lesistenza della
complessa ed ordinata realtà del mondo. Come ogni altra cosa, il mondo in
cui viviamo esige una spiegazione che vada oltre a sé stessa lateo
però, non è in grado di fornirne una. In secondo luogo la concezione atea
del mondo non è in grado di fornire le necessarie condizioni preliminari
per dar ragione alle stesse leggi della scienza ed a quelle universali
della logica come pure, naturalmente, degli standard morali assoluti che
vorrebbe pure negare ma dei quali trae indubbiamente vantaggio e di cui
certo non vorrebbe privarsene. In breve, la concezione atea del mondo non
può dar ragione delle realtà più significative della vita. Si sforza con
infiniti sofismi di darne spiegazione, ma tutto ciò si rivela, in realtà
una fuga continua da quelle evidenze che si ostina a non accettare.
Se davvero i singoli atei affrontano seriamente la questione di Dio,
provino anche a considerare ciò che afferma Gesù Cristo. Egli affermò di
essere nientaltro che Dio fattosi uomo (Gv. 1:1). Questa stupefacente
affermazione era confermata dal suo carattere personale senza pari,
ladempimento nella Sua Persona delle profezie, dalla Sua incredibile
influenza sulla storia umana inoltre, la cosa più importante, dal fatto
storico della Sua risurrezione dai morti. Vi sono al riguardo abbondanti
evidenze a disposizione dello scettico. Come disse Francio Schaeffer, il
noto apologeta, Dio è là e non tace. Dio era in Cristo riconciliando il
mondo a Sé stesso (2 Co. 5:19). Alla fin fine la creatura umana che nega
Dio non lo fa sulla base di evidenze che mancano, ma perché non vorrebbe
rendere conto di sé stesso al suo Creatore.
particolare lateismo tradizionale sostiene che mai ci fu e mai ci sarà un
Dio. Questa posizione, però, è giustificabile razionalmente? In realtà
no: essa sottintende sempre pregiudizi non razionali, giustificazioni che
tradiscono lostinata e vana volontà umana di sottrarsi allautorità
ultima di Dio, ad un ordinamento superiore ed alle responsabilità che
questo comporta.
Lateismo afferma categoricamente che non esiste alcun Dio. Lateo, però,
può davvero essere certo di questa sua affermazione? Di fatto per essere
certi che un Dio non esista questo esigerebbe la perfetta conoscenza di
ogni cosa (lonniscienza). Per conseguire questa conoscenza bisognerebbe
avere simultaneamente accesso ad ogni parte delluniverso e in ogni
dimensione della realtà (onnipresenza). Quindi, per un ateo, per essere
certo di questa sua affermazione, sarebbe necessario possedere
caratteristiche divine. Ovviamente la limitata natura dellessere umano le
preclude queste speciali capacità. Laffermazione dogmatica dellateo è
quindi chiaramente ingiustificabile. Lateo cerca di provare una negazione
universale. In termini di logica, questa è chiamata una fallacia logica.
La concezione atea del mondo è inadeguata anche per molte altre ragioni.
In primo luogo lateismo non può spiegare adeguatamente lesistenza della
complessa ed ordinata realtà del mondo. Come ogni altra cosa, il mondo in
cui viviamo esige una spiegazione che vada oltre a sé stessa lateo
però, non è in grado di fornirne una. In secondo luogo la concezione atea
del mondo non è in grado di fornire le necessarie condizioni preliminari
per dar ragione alle stesse leggi della scienza ed a quelle universali
della logica come pure, naturalmente, degli standard morali assoluti che
vorrebbe pure negare ma dei quali trae indubbiamente vantaggio e di cui
certo non vorrebbe privarsene. In breve, la concezione atea del mondo non
può dar ragione delle realtà più significative della vita. Si sforza con
infiniti sofismi di darne spiegazione, ma tutto ciò si rivela, in realtà
una fuga continua da quelle evidenze che si ostina a non accettare.
Se davvero i singoli atei affrontano seriamente la questione di Dio,
provino anche a considerare ciò che afferma Gesù Cristo. Egli affermò di
essere nientaltro che Dio fattosi uomo (Gv. 1:1). Questa stupefacente
affermazione era confermata dal suo carattere personale senza pari,
ladempimento nella Sua Persona delle profezie, dalla Sua incredibile
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Dio non lo fa sulla base di evidenze che mancano, ma perché non vorrebbe
rendere conto di sé stesso al suo Creatore.
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questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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