Post by Antonio "toto" FanelliPost by qfSiccome i sedicenti atei (che in realtà credono nel dio A-theos che si cela
dietro a due enti metafisici divinizzati: la scienza e la logica-formale)
Se lo dici tu deve essere vero.
Spesso è così. Non solo divinizzati, ma distorti ad usum delfini.
La scienza e la logica-formale, di per sé, non hanno nulla di male. Quando
invece sono usate "in qualche modo" per sostenere tesi a esse del tutto
estranee, allora equivalgono, nel caso di un credente, al mentire in nome di
Dio. In tal caso essere "atei" o essere "credenti" si equivalgono, cioè non
valgono nulla.
Post by Antonio "toto" FanelliPost by qfsi
sbracciano per chiedere dimostrazioni riguardo ad altri enti metafisici di
cui non può esservi dimostrazione come per nessun ente metafisico,
Non è affatto la stessa cosa.
Un ateo non crede nella esistenza delle divinità che gli vengono
proposte dai vari credenti.
Padronissimo.
Ma è vero che "gli vengono proposte"?
A me non risulta (a parte i TdG).
Io vedo invece che a "proporre" è l'altra campana.
Infatti per esempio su ica non si parla di altro che di Dio, per fare
propaganda anti. Con ampi sconfinamenti anche altrove (icr, icf, icfm ecc.)
A me sembra, leggendo usenet, che i (se dicenti) credenti siano piuttosto
sulla difensiva rispetto a questi insistenti attacchi dei (se dicenti) atei,
non il contrario. E vedo una ringhiosità che francamente non capisco.
Post by Antonio "toto" FanelliTu dici, questo dio esiste e la pensa esattamente come me.
Io dico, ok, contento tu, a me questo tuo dio non mi convince affatto.
E la cosa potrebbe finire qui.
Esatto. Ma qualcuno ti ha mai detto qualcosa di simile?
I vari gruppi religiosi se lo dicono tra loro. Mica sei tenuto ad ascoltarli
o a mangiare nello stesso piatto.
Se mi dici che i politici e i pubblicitari sono invadenti, allora ti credo,
ma, a parte i TdG, a me non ha mai rotto le balle nessun "religioso".
Post by Antonio "toto" FanelliQuando tu insisti perché io creda in quel tuo dio allora io ti faccio
presente che, da come lo presenti, questo tuo dio mi sembra molto poco
probabile.
E la cosa potrebbe finire qui.
No, no. Io non conosco proprio nessuno che "insiste" perché tu o io crediamo
nel suo dio.
Ma quando mai!
Ci sono le tivù cattoliche, quelle islamiche ecc., ma il telecomando lo ho
io.
Vuoi mettere una bella trasmissione di Bruno Vespa? :-))
Io vedo una barca di pubblicità (piena di fica malgrado tutte le proteste
sulla donna-oggetto, ma che quando girano i soldi evidentemente le sta bene
fare l'oggetto), e la pubblicità "religiosa" - es. l'8 per mille - è una
briciola rispetto a messaggi e spettacoli che sono apertamente o
implicitamente atei.
Allora, dove vedi questo "insistere" per farti credere nel dio di qualcuno?
Io vedo invece che per farti credere in un assorbente igienico, con tanto di
delucidazioni sui liquami e sugli odori, ti rompono i coglioni ogni cinque
minuti mentre sei a tavola! Questo vedo.
In televisione, a parlare di Dio, c'è ormai solo Bonolis, ma solo per
vendere la qualità rossa :-)
Post by Antonio "toto" FanelliSe tu insisti e pretendi pure che io uniformi la mia vita a quello che
tu affermi voglia il tuo dio, allora mi perplimo e chiedo che tu me ne
dimostri l'esistenza.
Questo è un discorso diverso, premesso però quanto sopra.
Tu hai ragione di perplimerti quando, in base a una convinzione religiosa,
ti si vuole imporre o vietare qualcosa.
Ma qui siamo in uno Stato democratico, e le leggi di uno stato democratico
vanno a maggioranza.
Allora devi dire se questo ti sta bene o no, se ti va cioè uno stato
democratico, dove ognuno preme nella direzione in cui crede e ha voto quanto
gli altri, oppure se vuoi uno stato in cui una parte vieta all'altra di dire
la sua e di influenzare la legge con il proprio peso politico-elettorale.
Non c'è affatto bisogno, nel primo caso caso, che ti si dimostri nulla di
nulla.
In tal caso ci si conta e basta, senza fare questioni di lana caprina su
dimostrazioni o controdimostrazioni senza senso.
Se a un cattolico non sta bene l'aborto, in altre parole, non devi
chiedergli di dimostrarti l'esistenza di Dio, ma solo di fare la conta dei
voti. Punto e basta.
Post by Antonio "toto" FanelliA questo punto, di solito, il credente se ne esce con la cavolata: "se
non credi nel mio dio devi dimostrarmi che non esiste".
E qui, di solito, mi incazzo.
Ti incazzi perché ti infili da te, come sopra, in un vicolo cieco e
soprattutto senza senso.
Una discussione sul piano puramente filosofico, invece, esige che entrambi
si spostino su un piano al di sopra dei rispettivi credo.
Deve essere esattamente come quando si timbra il cartellino e ci si trova
nello stesso ufficio a risolvere problemi "tecnici".
Poi, quando si timbra la sera, uno va in chiesa, uno in sinagoga, uno in
moschea e l'altro nel tempio del dio A-theos, ossia ognuno fa, come si dice,
i cazzi suoi.
Poi, a tempo debito, si va a votare.
Tutto qui.
E se il credo influenza il voto, e se influenza anche l'approccio ai
problemi "tecnici", questo è nella natura delle cose, cioè risiede nel fatto
che non siamo fatti alla fotocopiatrice o come un pc (non ancora), e
dobbiamo fronteggiare la drammatica circostanza che non tutto va come
piacerebbe a noi.
Per esempio, Amleto non mi ha dato i numeri buoni per il superenalotto.
Comunque sopravviverò :-)
Ma sai quando io mi incazzo, e di brutto (sempre che ti interessi o
interessi qualcuno, naturalmente)?
Quando qualcuno propone o propaganda qualche forma di eliminazione (di chi
la pensa diversamente, di chi sbaglia, di chi è inabile ecc.), perché lì non
c'è più alcuno spazio per la filosofia, e neppure per le parole.
Saluti.
qf