Friedrich
2003-10-08 08:48:52 UTC
LA PAROLA " DIO" ESISTE,OVVEROSSIA L'ATEISMO E' UNA FEDE
DIALOGO TRA IL MAESTRO FRIEDICH E IL DISCEPOLO FRANCO
============================================================================
==
FRANCO:Una cosa volevo chiederti,o maestro Friedrich,la parola "dio" esiste?
FRIEDRICH:Certo che esiste la parola "dio" o figliuolo,siccome esistono le
parole "anima","spirito",
e le parole "albero","cane","pietra".In verità questa è cosa che appare a
tutti certa ed evidente.
FRANCO:E vi è una differenza tra i due tipi di parole,maestro?
FRIEDRICH:Certo che vi è una differenza tra i due tipi di parole,Franchino.
FRANCO:E qual è questa differenza maestro?
FRIEDRICH:La differenza è che il primo tipo di parole,cioè "dio","anima" e
"spirito" sono un "flatus vocis",
cioè un suono a cui non corrisponde qualcosa di cui si possa parlare,se non
appunto la parola stessa.
Il secondo gruppo di parole,cioè "albero","cane","pietra",sono segni che
stanno per qualcosa di reale.
Parlando di queste parole noi esseri umani abbiamo la possibilità di parlare
di qualcosa di reale,di cui
tutti quanti conosciamo le caratteristiche,proprio perchè a queste parole,a
questi segni,corrisponde
qualcosa di reale,che non è un fantasma della nostra mente,ma esiste appunto
nella realtà
FRANCO:Penso dunque,maestro,che sia diverso parlare avendo come argomento
del discorso i due
diversi tipi di parole,o maestro.
FRIEDRICH:E pensi bene,o Franchino.E' evidente che parlando di
"dio","anima","spirito"finiamo per
parlare soltanto di parole:E' altrettanto evidente che parlando
di"albero",cane","petra" finiamo per
parlare di oggetti reali.
FRANCO:Ed in che modo,maestro,questo rende diversi i due tipi di discorso?
FRIEDRICH:Anche questo appare evidente,o piccolo Franchino.
Parlando di parole,come appunto facciamo parlando di parole come
"dio","anima","spirito" non abbiamo
un oggetto reale con cui confrontarci e per cui quelle parole siano un
segno,e finiamo inevitabilmente per
parlare delle "parole" e dei fantasmi della nostra mente a cui quelle parole
fanno riferimento.
FRANCO:Cosa intendi per "fantasmi della nostra mente" o maestro?
FRIEDRICH:Intendo creazioni del nostro cervello,Franchino.
FRANCO:E perchè il nostro cervello crea questi fantasmi e poi parole per
definirli,o maestro.
FRIEDRICH:Questa è cosa lunga,Franchino,e dobbiamo procedere con ordine.
FRANCO:Iniziamo dunque maestro sono pronto.
FRIEDRICH:Saprai certamente,perchè è cosa certa ed eveidente,che il cervello
umano ha caratteristiche
diverse da quelo degli altri animali,o figliuolo.
FRANCO:Certamente maestro.E come si è determinata codesta differenza?
FRIEDRICH:Avrai sicuramente sentito parlare di evoluzione,o Franchino?
FRANCO:Certo maestro
FRIEDRICH.E saprai quindi anche che nel corso dell'evoluzione ogni specie
animale evolve una caratteristica
specifica funzionale alla sua sopravivenza?
FRANCO:Certo maestro.I predatori sviluppano l'istinto della caccia,le prede
l'istinto della fuga.
I predatori sono carnivori,le prede erbivore.I predatori hanno bisogno di
nutrirsi delle prede per avere la carne
di cui si nutrono e sviluppano le caratteristiche adatte alla caccia.
Le prede,che sono erbivore,finiscono per essere "carne" e preda per i
predatori,e devono sviluppare,per
sopravvivere,l'istinto della fuga e della corsa.
FRIEDRICH:Bene,Franchino,bene,Siamo sulla buona strada.
Il cervello evoluto è la carattersistica che la nostra specie ha sviluppato
per la sua sopravvivenza.
Ad un certo punto della sua evoluzione la nostra specie ha iniziato a
sviluppare un evoluzione dell'organo
cerebrale che gli ha permesso un approccio alla realtà diverso da quello
degli altri animali.
FRANCO:Non ti seguo più maestro.Cos'ha questo a che fare con l'argomento
della nostra conversazione,
maestro?
FRIEDRICH:E' vero Franchino,forse ho svolto il mio ragionamento in modo
troppo veloce per le tue capacità
intellettuali,che.come tutti e due sappiamo,sono profondamente diverse.
FRANCO:E' vero maestro,ma non mi umili.
FRIEDRICH:Lungi da me l'umiliarti,o Franchino.Sto soltanto dandoti una
consapevolezza dei tuoi limiti.
E' quello che ogni buon maestro dovrebbe fare con i suoi discepoli.
FRANCO:E' vero maestro,è vero.Io non sono consapevole di questi limiti a
volte,e finisco col volermi
mettere ingiustifucatamente al tuo pari.
FRIEDRICH:Bene Franchino,bene,Così ci siamo.Possiamo terminare questa
parentesi ed andare avanti.
Mi chiedevi cos'ha a che fare con l'argomento della nostra
conversazione,cioèperchè il nostor vervello crei
fantasmi e poi parole per definirli, il fatto che il cervello sia per l'uomo
il peculiare strumento di sopravvivenza
FRANCO:E' vero maestro,a questo punto ci eravamo interrotti.
FRIEDRICH:Come tu saprai,o Franchino,l'uso della parola è tipicamente ed
esclusivamente umano.
Non ti pare che l'uso della parola e del linguaggio abbia a che fare con
l'evoluzione cerebrale?
FRANCO:Certo maestro,questo mi appare assolutamente evidente.
FRIEDRICH:Il cervello evoluto come strumento di sopravvivenza porta ad un
approccio conoscitivo alla realtà
circostante.Conoscere e capire la realtà naturale ed i suoi meccansimi è il
particolare approccio umano alla
realtà finalizzato alla sopravvivenza.
La creazione e l'uso di parole che indichino gli oggetti reali è strumento
indispensabile per poi conoscere e
capire la realtà.
FRANCO:Certamente maestro.Dando una parola a tutte le cose si riesce a
parlare di esse.
FRIEDRICH:Esatto Franchino esatto,Ed è per questo scopo che nasce la
parola:definire le cose della realtà
per conoscrle,capirle e parlare con gli altri uomini di esse,così come si
sono conosciute.
FRANCO:Questo lo capisco,maestro.Creare parole per parlare delle
cose,conoscerle,capirle e poi usare e
scambiare queste conoscenze,usando appunto le parole,con gli altri membri
della propria specie ai fini della
sopravvivenza della specie.Ma perchè si creano parole per realtà che non
esistono?
FRIEDRICH:Una volta creato il meccanismo di creare parole per indicare
oggetti reali si può usare anche in
altro modo.
FRANCO:E perchè questo meccansismo,che è utile finchè usato per indicare
oggetti reali per gli scopi che abbiamo
detto viene poi usato in altro modo.Non è forse questo inutile maestro?
FRIEDRICH:Credo di si Franchino,credo di si.Ma per alcuni esseri umani
questi fantasmi e le parole che li indicano
sono indispensabili per la sopravvivenza.
FRANCO:E perchè maestro?
FRIEDRICH:Dobbiamo parlare a questo punto,o Franchino,dell'altra faccia
della medaglia del nostro cervello evoluto
e delle sue capcità di conoscere e capire la realta.
FRANCO:Parliamone maestro parliamone
FRIEDRICH:L'evoluzione cerebrale e la conseguente capacità di conoscere e
capire,cioè la consapevolezza.non è
soltanto consapevolezza della propria vita,ma anche consapevolezza della
propria morte.
FRANCO:Tu pensi dunque maestro,che la creazione di questi fantasmi e delle
aprole che li indichino abbia a che fare
con la "consapevolezza della propria morte" carattersitica della nostra
specie?
FRIEDRICH:Certamente Franco,certamente,è proprio quello il terreno da cui
nascono questi fantasmi.
L'istinto animalesco di sopravvivenza è qualcosa di inconsapevole e
viscerale,ma funziona benissimo negli animali
e funziona anche nella nostra specie.
Ma l'evoluzione cerebrale e la consapevolezza della propria morte che ne
deriva rischiava di inceppare questo meccanismo
naturale,nel senso che la consapevolezza della propria morte poteva in alcun
iesemplari della specie più deboli creare
problemi per lo stesso istinto di sopravvivenza.
FRANCO:da questo sono nati quei fantasmi e le parole che li indicano
maestro?
FRIEDRICH:Certo Franco certo:conoscerai il vecchio Socrate ed avrai sentito
parlare di lui?
FRANCO:Certo maestro,ho sentito molto parlare di lui.
FRIEDRICH:Ebbene Franchino,il maestro Socrate creò.,come tu sai,il concetto
di Psyche,di Anima.
FRANCO:Certo maestro.
FRIEDRICH:Cos'era in fondo questa Psyche se non un autoesaltazione del
proprio cervello di cui il nostro maestro
aveva una troppo profonda venerazione.Il maestro Socrate finì per
autoesaltare il proprio strumento di sopravvivenza
e dopo di lui il suo discepolo Platone creò una dualità nell'essre umano che
in realtà non esiste,chiamando Anima
una parte del corpo,e Corpo tutto il resto.
E fece anche qualcosa di più:creò addirittura una duplicazione ideale del
mondo reale,corrispondente appunto al
fantasma Anima ed alle sue Idee,staccate addirittura dalla loro origine
reale,cioè dalla conoscenza sensoriale
della realtà e dall'elaborazione cerebrale della percezione sensoriale.
FRANCO:Questo mi pare un delirio,maestro.
FRIEDRICH:Ed in realtà è un delirio.Il cervello,strumento di conoscenza
della realtà finalizzato alla sopravvivenza
sulla terra crea una serie di idee per conoscere e capire la realtà ed io
trasformo questo cervello in Anima e queste
idee cerate dal mio cervello per conoscere la realtà in Idee presietenti
alla realtà e che la informano.
La Psyche e le sue Idee,l'Iperuranio come Modello Ideale che informa la
realtà divengono ciò che informa la realtà
stessa,che invece preesiste alle nostre idee che sono soltanto il risultatop
finale della nostra conoscenza della
suddetta realtà.
FRANCO ED è così che si cominciò a parlare di parole invece che di segni che
stanno per oggetti reali?
FRIEDRICH:Si Franco si.Da questo dualismo Anima.-Corpo,Mondo Ideale-Mondo
Reale,creazione fantasmatica
del nostro cervello,vennero la religione e le parole "dio"
"anima","aldila","vita eterna" ed altre.
A questo punto possiamo tornare al momento del nostro discorso in cuio
parlavamo dell'utilità per alcuni esseri
umani più deboli di queste parole che non indicano realtà e del loro parlare
di parole.
FRANCO:Certo maestro.Io chiedevo perchè la capacità di creare parole per
parlare di oggetti reali e conoscere,
capire e parlare di oggetti reali fosse poi stata usata per crere parole che
non indicano oggetti reali e per parlare
quindi soltanto di parole.E soprattutto quale utilità avesse questa cosa.
FRIEDRICH:Lo abbiamo detto prima Franco.
Lo sviluppo del cervello e la capacità di conoscenza che questo sviluppo dà
all'essere umano ai fini della sopravvivenza
dà anche la consapevolezza che la vita umana è finita,che esa è un segmento
e non una linea retta,e che noi non
decidiamo nè il momento di inizio di questo segmento,cioè la nostra
nascita,nè il momento della fine di questo segmento,
cioè la nostra morte.
FRANCO:Consapevolezza invero terribile per un animale terreno maestro.
FRIEDRICH;dici bene figliuolo,dici bene.Ed alla quale non tutti sono in
grado di sopravvivere.
La creazione di un Dio Padre protettore,di un Anima che sopravvive al corpo
e di una Vita Eterna permettono di aggirare
questo ostacolo.
Si creano dei fantasmi,si danno loro delle parole e si parla di queste
parole.
FRANCO:Quindi maestro sbaglia sia chi dice "dio esiste" sia chi dice "dio
non esiste"?
FRIEDRICH:Certamente figliuolo certamente.Perchè entrambi parlano di parole
e non di segni che stanno per qualcosa di
reale.Il destino delle loro conversazioni,non avendo un oggetto comune di
cui parlare,non è mai necessariamente un dialogo
ma un infinito e vano duplice monologo.
Affermare "dio esiste" o affermare "dio non esiste" è soltanto una loro
necessità psicologica soggettiva.
FRANCO:Abbiamo parlato delle motivazioni di chi afferma "dio esiste"
maestro.
Possiamo parlare delle motivazioni di chi afferma "dio non esiste"
FRIEDRICH:Certo figliuolo che possiamo parlarne.
Il cucciolo d'uomo è animale dallo sviluppo lungo,che ha bisogno di una
lunga infanzia in cui qualcuno si occupa di lui.
E questo qualcuno è il padre.Il cucciolo d'uomo ha un immagine onnipotente
di questo padre che lo rassicura.
Il fantasma Dio Padre serve per prolungare questa sicurezza,per sentirsi
protetti da un Padre Eterno,ritagliato sulla
figura del padre reale,ma infinitamente più potente.
FRANCO:Capisco maestro,ma questo vale per chi ha bisogno di credere in
questo Dio Padre,non per gli altri.
Cos'è che muove gli altri a dire "dio non esiste"?
FRIEDRICH:E' semplice figliuolo,la necessità di mostrarsi forti e
sicuri.Dicendo "dio non esiste" è come se dicessereo
"io non ho bisogno di un padre",io sono forte,io sono onnipotente,ma
naturalmente sbaglaino anche loro,perchè questa
non è la condizione esistenziale umana.
FRANCO:Quello che tu mi dici mi sbalordisce maestro.
Afferamno "dio non esiste" per sentirsi onnipotrenti,in qualche modo più
forti di quel che in realtà sono.
Dunque sia colui che dice "dio esiste" sia colui che dice "dio non esiste"
lo fanno per darsi una forza superioe a quella
che in realtà hanno ed una consuiderazione della propria condizione
esistenziale stravolta.
FRIEDRICH:Esatto figliuolo,esatto.Due fanatismi,motivati,come tutti i
fanatismi,dall'angoscia della propria condizione
esistenziale e dalla necessità di superarla.
La frase"dio esiste" e la frase "dio non esiste" sono in realtà affermazioni
assolutamente inconsoistenti dal punto di
vita teoretico,perchè si tratta in fondo di un parlare di parole.
Sono invece delle affermazioni che rispondono a profonde motivazioni
psicologiche dell'essere umano:alla profonda
e violenta angoscia esistenziale che la consapevolezza della precarietà
della propria esistenza dà.
FRANCO:Quanto sono stolidi questi uomini,maestro,Parlano di parole e si
rassicurano con parole.
FRIEDRICH:Certo figliuoli,sono stolidi,ma loso stolidezza nasce dalla paura.
E la loro paura li rende fanatici ed aggressivi nel portare avanti le loro
affermazioni,e pericolosi per gli altri esseri umani.
In realtà il loro fanatismo basato sulla paura li rende capaci di azioni
terribili nei confronti degli altri esseri umani.
Non diomenticare che la loro vita è basata su una fede creata dalla
paura.Essi hanno bisogno di questa fede,perchè al di
sotoo c'è la paura.E questi uomini stolidi e fanatici possono essre molto
violenti con chi mette in discussione la loro fede.
FRANCO:E' vero maestro,Nella storia dell'umanità terribili violenze sono
state causate da questi stolidi fanatici.
Sia quelli del primo tipo,cioè quelli che affermano "dio esiste" sia quello
dekl secondo tipo,cioè quelli che affermano
"dio no esiste".
FRIEDRICH:Così è stato e così sarà,purtroppo.Questa necessità esisterà
sempre negli esseri umani ed esisteranno sempre
uomini così stolidi,fanatici e violenti.
FRANCO:E qual è il giusto modo di vivere la propria esistenza maestro?Il più
sano,il più intelligente,il più corrsipondente
alla natura dell'essere umano maestro?
FRIEDRICH:La consapevolezza e l'accettazione della propria natura e della
propria condizione esistenziale.
Essre animali terreni e consapevoli del proprio essere animali terreni.
Vivere la propria vita terrena occupandosi della terra,di cose terrene,e di
occupazioni terrene.
La aslute dekl proprio corpo,il proprio nutrimento,la riproduzione e la
sopravvivenza della propria specie.
Questa è la sola immortalità concessa a noi uomini ed a tutti gli altri
animali terreni:la riproduzione e la sopravvivenza
della nostra specie.
Non sprecare tempo ed energie a parlare di parole e di fantasmi della
propria mente,ma occuparsi di tutto ciò che è
terreno,che è tutto ciò che abbiamo,la sola ciosa che abbiamo e la sola cosa
di cui dobbiamo occuparci.
FRANCO.Ho capito maestro:Non dirò più nè "dio esiste",nè "dio non esiste"
Non parlerò più di parole e non mi occuperò più dei fantasmi creati dal muio
cervello.
Ben altre cose e più importanti abbiamo da fare su questa Terra e di quelle
mi occuperò.
FRIEDRICH:E così ho sempre fatto,faccio e farò anch'io
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"Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu,nisi intellectus
ipse"
DIALOGO TRA IL MAESTRO FRIEDICH E IL DISCEPOLO FRANCO
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FRANCO:Una cosa volevo chiederti,o maestro Friedrich,la parola "dio" esiste?
FRIEDRICH:Certo che esiste la parola "dio" o figliuolo,siccome esistono le
parole "anima","spirito",
e le parole "albero","cane","pietra".In verità questa è cosa che appare a
tutti certa ed evidente.
FRANCO:E vi è una differenza tra i due tipi di parole,maestro?
FRIEDRICH:Certo che vi è una differenza tra i due tipi di parole,Franchino.
FRANCO:E qual è questa differenza maestro?
FRIEDRICH:La differenza è che il primo tipo di parole,cioè "dio","anima" e
"spirito" sono un "flatus vocis",
cioè un suono a cui non corrisponde qualcosa di cui si possa parlare,se non
appunto la parola stessa.
Il secondo gruppo di parole,cioè "albero","cane","pietra",sono segni che
stanno per qualcosa di reale.
Parlando di queste parole noi esseri umani abbiamo la possibilità di parlare
di qualcosa di reale,di cui
tutti quanti conosciamo le caratteristiche,proprio perchè a queste parole,a
questi segni,corrisponde
qualcosa di reale,che non è un fantasma della nostra mente,ma esiste appunto
nella realtà
FRANCO:Penso dunque,maestro,che sia diverso parlare avendo come argomento
del discorso i due
diversi tipi di parole,o maestro.
FRIEDRICH:E pensi bene,o Franchino.E' evidente che parlando di
"dio","anima","spirito"finiamo per
parlare soltanto di parole:E' altrettanto evidente che parlando
di"albero",cane","petra" finiamo per
parlare di oggetti reali.
FRANCO:Ed in che modo,maestro,questo rende diversi i due tipi di discorso?
FRIEDRICH:Anche questo appare evidente,o piccolo Franchino.
Parlando di parole,come appunto facciamo parlando di parole come
"dio","anima","spirito" non abbiamo
un oggetto reale con cui confrontarci e per cui quelle parole siano un
segno,e finiamo inevitabilmente per
parlare delle "parole" e dei fantasmi della nostra mente a cui quelle parole
fanno riferimento.
FRANCO:Cosa intendi per "fantasmi della nostra mente" o maestro?
FRIEDRICH:Intendo creazioni del nostro cervello,Franchino.
FRANCO:E perchè il nostro cervello crea questi fantasmi e poi parole per
definirli,o maestro.
FRIEDRICH:Questa è cosa lunga,Franchino,e dobbiamo procedere con ordine.
FRANCO:Iniziamo dunque maestro sono pronto.
FRIEDRICH:Saprai certamente,perchè è cosa certa ed eveidente,che il cervello
umano ha caratteristiche
diverse da quelo degli altri animali,o figliuolo.
FRANCO:Certamente maestro.E come si è determinata codesta differenza?
FRIEDRICH:Avrai sicuramente sentito parlare di evoluzione,o Franchino?
FRANCO:Certo maestro
FRIEDRICH.E saprai quindi anche che nel corso dell'evoluzione ogni specie
animale evolve una caratteristica
specifica funzionale alla sua sopravivenza?
FRANCO:Certo maestro.I predatori sviluppano l'istinto della caccia,le prede
l'istinto della fuga.
I predatori sono carnivori,le prede erbivore.I predatori hanno bisogno di
nutrirsi delle prede per avere la carne
di cui si nutrono e sviluppano le caratteristiche adatte alla caccia.
Le prede,che sono erbivore,finiscono per essere "carne" e preda per i
predatori,e devono sviluppare,per
sopravvivere,l'istinto della fuga e della corsa.
FRIEDRICH:Bene,Franchino,bene,Siamo sulla buona strada.
Il cervello evoluto è la carattersistica che la nostra specie ha sviluppato
per la sua sopravvivenza.
Ad un certo punto della sua evoluzione la nostra specie ha iniziato a
sviluppare un evoluzione dell'organo
cerebrale che gli ha permesso un approccio alla realtà diverso da quello
degli altri animali.
FRANCO:Non ti seguo più maestro.Cos'ha questo a che fare con l'argomento
della nostra conversazione,
maestro?
FRIEDRICH:E' vero Franchino,forse ho svolto il mio ragionamento in modo
troppo veloce per le tue capacità
intellettuali,che.come tutti e due sappiamo,sono profondamente diverse.
FRANCO:E' vero maestro,ma non mi umili.
FRIEDRICH:Lungi da me l'umiliarti,o Franchino.Sto soltanto dandoti una
consapevolezza dei tuoi limiti.
E' quello che ogni buon maestro dovrebbe fare con i suoi discepoli.
FRANCO:E' vero maestro,è vero.Io non sono consapevole di questi limiti a
volte,e finisco col volermi
mettere ingiustifucatamente al tuo pari.
FRIEDRICH:Bene Franchino,bene,Così ci siamo.Possiamo terminare questa
parentesi ed andare avanti.
Mi chiedevi cos'ha a che fare con l'argomento della nostra
conversazione,cioèperchè il nostor vervello crei
fantasmi e poi parole per definirli, il fatto che il cervello sia per l'uomo
il peculiare strumento di sopravvivenza
FRANCO:E' vero maestro,a questo punto ci eravamo interrotti.
FRIEDRICH:Come tu saprai,o Franchino,l'uso della parola è tipicamente ed
esclusivamente umano.
Non ti pare che l'uso della parola e del linguaggio abbia a che fare con
l'evoluzione cerebrale?
FRANCO:Certo maestro,questo mi appare assolutamente evidente.
FRIEDRICH:Il cervello evoluto come strumento di sopravvivenza porta ad un
approccio conoscitivo alla realtà
circostante.Conoscere e capire la realtà naturale ed i suoi meccansimi è il
particolare approccio umano alla
realtà finalizzato alla sopravvivenza.
La creazione e l'uso di parole che indichino gli oggetti reali è strumento
indispensabile per poi conoscere e
capire la realtà.
FRANCO:Certamente maestro.Dando una parola a tutte le cose si riesce a
parlare di esse.
FRIEDRICH:Esatto Franchino esatto,Ed è per questo scopo che nasce la
parola:definire le cose della realtà
per conoscrle,capirle e parlare con gli altri uomini di esse,così come si
sono conosciute.
FRANCO:Questo lo capisco,maestro.Creare parole per parlare delle
cose,conoscerle,capirle e poi usare e
scambiare queste conoscenze,usando appunto le parole,con gli altri membri
della propria specie ai fini della
sopravvivenza della specie.Ma perchè si creano parole per realtà che non
esistono?
FRIEDRICH:Una volta creato il meccanismo di creare parole per indicare
oggetti reali si può usare anche in
altro modo.
FRANCO:E perchè questo meccansismo,che è utile finchè usato per indicare
oggetti reali per gli scopi che abbiamo
detto viene poi usato in altro modo.Non è forse questo inutile maestro?
FRIEDRICH:Credo di si Franchino,credo di si.Ma per alcuni esseri umani
questi fantasmi e le parole che li indicano
sono indispensabili per la sopravvivenza.
FRANCO:E perchè maestro?
FRIEDRICH:Dobbiamo parlare a questo punto,o Franchino,dell'altra faccia
della medaglia del nostro cervello evoluto
e delle sue capcità di conoscere e capire la realta.
FRANCO:Parliamone maestro parliamone
FRIEDRICH:L'evoluzione cerebrale e la conseguente capacità di conoscere e
capire,cioè la consapevolezza.non è
soltanto consapevolezza della propria vita,ma anche consapevolezza della
propria morte.
FRANCO:Tu pensi dunque maestro,che la creazione di questi fantasmi e delle
aprole che li indichino abbia a che fare
con la "consapevolezza della propria morte" carattersitica della nostra
specie?
FRIEDRICH:Certamente Franco,certamente,è proprio quello il terreno da cui
nascono questi fantasmi.
L'istinto animalesco di sopravvivenza è qualcosa di inconsapevole e
viscerale,ma funziona benissimo negli animali
e funziona anche nella nostra specie.
Ma l'evoluzione cerebrale e la consapevolezza della propria morte che ne
deriva rischiava di inceppare questo meccanismo
naturale,nel senso che la consapevolezza della propria morte poteva in alcun
iesemplari della specie più deboli creare
problemi per lo stesso istinto di sopravvivenza.
FRANCO:da questo sono nati quei fantasmi e le parole che li indicano
maestro?
FRIEDRICH:Certo Franco certo:conoscerai il vecchio Socrate ed avrai sentito
parlare di lui?
FRANCO:Certo maestro,ho sentito molto parlare di lui.
FRIEDRICH:Ebbene Franchino,il maestro Socrate creò.,come tu sai,il concetto
di Psyche,di Anima.
FRANCO:Certo maestro.
FRIEDRICH:Cos'era in fondo questa Psyche se non un autoesaltazione del
proprio cervello di cui il nostro maestro
aveva una troppo profonda venerazione.Il maestro Socrate finì per
autoesaltare il proprio strumento di sopravvivenza
e dopo di lui il suo discepolo Platone creò una dualità nell'essre umano che
in realtà non esiste,chiamando Anima
una parte del corpo,e Corpo tutto il resto.
E fece anche qualcosa di più:creò addirittura una duplicazione ideale del
mondo reale,corrispondente appunto al
fantasma Anima ed alle sue Idee,staccate addirittura dalla loro origine
reale,cioè dalla conoscenza sensoriale
della realtà e dall'elaborazione cerebrale della percezione sensoriale.
FRANCO:Questo mi pare un delirio,maestro.
FRIEDRICH:Ed in realtà è un delirio.Il cervello,strumento di conoscenza
della realtà finalizzato alla sopravvivenza
sulla terra crea una serie di idee per conoscere e capire la realtà ed io
trasformo questo cervello in Anima e queste
idee cerate dal mio cervello per conoscere la realtà in Idee presietenti
alla realtà e che la informano.
La Psyche e le sue Idee,l'Iperuranio come Modello Ideale che informa la
realtà divengono ciò che informa la realtà
stessa,che invece preesiste alle nostre idee che sono soltanto il risultatop
finale della nostra conoscenza della
suddetta realtà.
FRANCO ED è così che si cominciò a parlare di parole invece che di segni che
stanno per oggetti reali?
FRIEDRICH:Si Franco si.Da questo dualismo Anima.-Corpo,Mondo Ideale-Mondo
Reale,creazione fantasmatica
del nostro cervello,vennero la religione e le parole "dio"
"anima","aldila","vita eterna" ed altre.
A questo punto possiamo tornare al momento del nostro discorso in cuio
parlavamo dell'utilità per alcuni esseri
umani più deboli di queste parole che non indicano realtà e del loro parlare
di parole.
FRANCO:Certo maestro.Io chiedevo perchè la capacità di creare parole per
parlare di oggetti reali e conoscere,
capire e parlare di oggetti reali fosse poi stata usata per crere parole che
non indicano oggetti reali e per parlare
quindi soltanto di parole.E soprattutto quale utilità avesse questa cosa.
FRIEDRICH:Lo abbiamo detto prima Franco.
Lo sviluppo del cervello e la capacità di conoscenza che questo sviluppo dà
all'essere umano ai fini della sopravvivenza
dà anche la consapevolezza che la vita umana è finita,che esa è un segmento
e non una linea retta,e che noi non
decidiamo nè il momento di inizio di questo segmento,cioè la nostra
nascita,nè il momento della fine di questo segmento,
cioè la nostra morte.
FRANCO:Consapevolezza invero terribile per un animale terreno maestro.
FRIEDRICH;dici bene figliuolo,dici bene.Ed alla quale non tutti sono in
grado di sopravvivere.
La creazione di un Dio Padre protettore,di un Anima che sopravvive al corpo
e di una Vita Eterna permettono di aggirare
questo ostacolo.
Si creano dei fantasmi,si danno loro delle parole e si parla di queste
parole.
FRANCO:Quindi maestro sbaglia sia chi dice "dio esiste" sia chi dice "dio
non esiste"?
FRIEDRICH:Certamente figliuolo certamente.Perchè entrambi parlano di parole
e non di segni che stanno per qualcosa di
reale.Il destino delle loro conversazioni,non avendo un oggetto comune di
cui parlare,non è mai necessariamente un dialogo
ma un infinito e vano duplice monologo.
Affermare "dio esiste" o affermare "dio non esiste" è soltanto una loro
necessità psicologica soggettiva.
FRANCO:Abbiamo parlato delle motivazioni di chi afferma "dio esiste"
maestro.
Possiamo parlare delle motivazioni di chi afferma "dio non esiste"
FRIEDRICH:Certo figliuolo che possiamo parlarne.
Il cucciolo d'uomo è animale dallo sviluppo lungo,che ha bisogno di una
lunga infanzia in cui qualcuno si occupa di lui.
E questo qualcuno è il padre.Il cucciolo d'uomo ha un immagine onnipotente
di questo padre che lo rassicura.
Il fantasma Dio Padre serve per prolungare questa sicurezza,per sentirsi
protetti da un Padre Eterno,ritagliato sulla
figura del padre reale,ma infinitamente più potente.
FRANCO:Capisco maestro,ma questo vale per chi ha bisogno di credere in
questo Dio Padre,non per gli altri.
Cos'è che muove gli altri a dire "dio non esiste"?
FRIEDRICH:E' semplice figliuolo,la necessità di mostrarsi forti e
sicuri.Dicendo "dio non esiste" è come se dicessereo
"io non ho bisogno di un padre",io sono forte,io sono onnipotente,ma
naturalmente sbaglaino anche loro,perchè questa
non è la condizione esistenziale umana.
FRANCO:Quello che tu mi dici mi sbalordisce maestro.
Afferamno "dio non esiste" per sentirsi onnipotrenti,in qualche modo più
forti di quel che in realtà sono.
Dunque sia colui che dice "dio esiste" sia colui che dice "dio non esiste"
lo fanno per darsi una forza superioe a quella
che in realtà hanno ed una consuiderazione della propria condizione
esistenziale stravolta.
FRIEDRICH:Esatto figliuolo,esatto.Due fanatismi,motivati,come tutti i
fanatismi,dall'angoscia della propria condizione
esistenziale e dalla necessità di superarla.
La frase"dio esiste" e la frase "dio non esiste" sono in realtà affermazioni
assolutamente inconsoistenti dal punto di
vita teoretico,perchè si tratta in fondo di un parlare di parole.
Sono invece delle affermazioni che rispondono a profonde motivazioni
psicologiche dell'essere umano:alla profonda
e violenta angoscia esistenziale che la consapevolezza della precarietà
della propria esistenza dà.
FRANCO:Quanto sono stolidi questi uomini,maestro,Parlano di parole e si
rassicurano con parole.
FRIEDRICH:Certo figliuoli,sono stolidi,ma loso stolidezza nasce dalla paura.
E la loro paura li rende fanatici ed aggressivi nel portare avanti le loro
affermazioni,e pericolosi per gli altri esseri umani.
In realtà il loro fanatismo basato sulla paura li rende capaci di azioni
terribili nei confronti degli altri esseri umani.
Non diomenticare che la loro vita è basata su una fede creata dalla
paura.Essi hanno bisogno di questa fede,perchè al di
sotoo c'è la paura.E questi uomini stolidi e fanatici possono essre molto
violenti con chi mette in discussione la loro fede.
FRANCO:E' vero maestro,Nella storia dell'umanità terribili violenze sono
state causate da questi stolidi fanatici.
Sia quelli del primo tipo,cioè quelli che affermano "dio esiste" sia quello
dekl secondo tipo,cioè quelli che affermano
"dio no esiste".
FRIEDRICH:Così è stato e così sarà,purtroppo.Questa necessità esisterà
sempre negli esseri umani ed esisteranno sempre
uomini così stolidi,fanatici e violenti.
FRANCO:E qual è il giusto modo di vivere la propria esistenza maestro?Il più
sano,il più intelligente,il più corrsipondente
alla natura dell'essere umano maestro?
FRIEDRICH:La consapevolezza e l'accettazione della propria natura e della
propria condizione esistenziale.
Essre animali terreni e consapevoli del proprio essere animali terreni.
Vivere la propria vita terrena occupandosi della terra,di cose terrene,e di
occupazioni terrene.
La aslute dekl proprio corpo,il proprio nutrimento,la riproduzione e la
sopravvivenza della propria specie.
Questa è la sola immortalità concessa a noi uomini ed a tutti gli altri
animali terreni:la riproduzione e la sopravvivenza
della nostra specie.
Non sprecare tempo ed energie a parlare di parole e di fantasmi della
propria mente,ma occuparsi di tutto ciò che è
terreno,che è tutto ciò che abbiamo,la sola ciosa che abbiamo e la sola cosa
di cui dobbiamo occuparci.
FRANCO.Ho capito maestro:Non dirò più nè "dio esiste",nè "dio non esiste"
Non parlerò più di parole e non mi occuperò più dei fantasmi creati dal muio
cervello.
Ben altre cose e più importanti abbiamo da fare su questa Terra e di quelle
mi occuperò.
FRIEDRICH:E così ho sempre fatto,faccio e farò anch'io
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"Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu,nisi intellectus
ipse"